Vedere Lewis Hamilton, chiudere la gara in 13° posizione dietro una Williams e un’AlphaTauri senza mai riuscire a superarle è stata un’immagine iconica del momento del sette volte campione del mondo e anche della Mercedes. Nessuno si sarebbe immaginato alla vigilia della stagione 2022 di dover assistere ad una scena simile.
A fare da contrappeso alla prestazione del sette volte campione britannico c’è il 4° posto conquistato dal compagno di squadra George Russell. Una prestazione di grande livello che ha creato uno sciame di grandi critiche all’indirizzo del 37enne nativo di Stevenage (questo il parere di Rosberg a riguardo).
Intervenuto di fronte ai media accorsi in Italia, il team principal della Mercedes ha voluto difendere così le difficoltà incontrate da Hamilton nel corso della gara: “Quando ci si ritrova all’interno di un trenino DRS diventa quasi impossibile superare. Lo si è visto anche durante la Sprint Race. Lewis aveva certamente più ritmo di Gasly, Albon e di tutti gli altri ragazzi di fronte a lui, ma non aveva velocità sufficiente in rettilineo per sorpassarli” riporta 'RacingNews365.com'
Sulle potenzialità attuali della vettura invece ha affermato: “Credo che entrambi i piloti stiano facendo il massimo, guidando oltre anche alle possibilità che dà la vettura al momento. Lo abbiamo visto con George, che ha terminato al quarto posto grazie ad una partenza perfetta e ad una gara eccezionale. Ha saputo gestire l’auto in modo ottimale. Lewis era semplicemente bloccato. Abbiamo terminato quarti grazie anche ai ritiri di Sainz e l’uscita di Leclerc che lo ha messo in P6. Probabilmente adesso è il massimo che possiamo fare.”
Durante il passaggio dalle intermedie alle slick, c’è stato un problema al pit stop e i meccanici non hanno fatto in tempo a regolare l’ala anteriore per le condizioni d’asciutto sulla vettura di Russell. Cosa che dà ulteriore credito alla prova del giovane talento di King’s Lynn: “C’è stato un errore da parte nostra durante la regolazione del flap durante la sosta, quindi non abbiamo potuto dare all’ala l’angolo necessario per sostenere un secondo stint ottimale. Questo probabilmente ha comportato la perdita di alcuni decimi al giro. George ha dovuto gestire il sottosterzo e lo ha fatto in modo brillante. È andato oltre le prestazioni della vettura”.
Foto: Mercedes