Dopo una settimana di stop eccoci di nuovo immersi in un altro entusiasmante ‘race week’, l’ottavo stagionale, quello azero, che si svolgerà sul velocissimo tracciato di Baku. Il lungo rettilineo del traguardo e le tante curve a novanta gradi, assieme alla tortuosa e strettissima zona del castello sono i tratti distintivi di questa imperdibile tappa.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, sono molti gli aspetti a cui piloti e team dovranno porre particolare attenzione in preparazione al weekend di gara, soprattutto per quanto riguarda la corretta gestione degli pneumatici. Entriamo nel dettaglio.
Per l'esclusivo circuito cittadino di Baku, in grado di unire le complessità di Monaco alle elevate velocità di Monza, Pirelli ha deciso di nominare le tre gomme più morbide della sua gamma: C3 come White Hard, C4 come Yellow Medium e la C5 come Red Soft. Stessa selezione portata a Monte Carlo nemmeno due settimane fa.
Baku è un cittadino che gode di una propria personalità. Unisce rettilinei veloci ad alcuni tratti estremamente stretti e tecnici, soprattutto intorno alla famosa curva 9 nel centro storico della città (zona del castello). Questo, a differenza della configurazione ad alto carico aerodinamico vista a Monaco, le squadre tenderanno a optare per un assetto da medio-basso carico a Baku. Dovranno essere bravi a bilanciare l’aderenza nelle curve strette con la necessità di avere una buona velocità massima sul lungo rettilineo così da rendere più facili i sorpassi. Pirelli ricorda inoltre che nel 2016 Valtteri Bottas, alla guida della Williams, riuscì a superare i 378 km/h: un record non ufficiale (perché ottenuto in prova) che resiste ancora oggi.
Il clima può essere caldo, con temperature della pista superiori ai 50 gradi, ma i confini stretti degli edifici intorno al circuito fanno sì che ci siano zone alternate di luce e ombra. Questo causerà un po’ di variazione di temperatura nella pista durante il giro.
La strategia vincente lo scorso anno è stata ad un solo pit stop. In quell'occasione, la tattica preferita dalla maggior parte del gruppo è stata quella di passare da morbida a dura, con la Soft montata di nuovo per gli ultimi tre giri di sprint fino al traguardo (a seguito della bandiera rossa). Tuttavia, la regola di utilizzare la gomma più veloce della Q2 per l'inizio della gara era allora in vigore per i primi 10, quindi quest’anno le cose potrebbero andare in maniera diversa.
“Fino al subentro in calendario del circuito di Jeddah, Baku era considerato il tracciato cittadino più veloce della stagione. Ciononostante parliamo di una pista non esigente dal punto di vista degli pneumatici. Nessuna curva riesce ad innescare grandi quantitativi di energia nelle gomme: i livelli di abrasione sono bassi e i carichi laterali sono contenuti. Questo ci ha portato ad optare per la stessa nomination di Monaco”, riferisce il direttore motorsport Pirelli alle colonne ufficiali dell’azienda.
“Detto ciò, bisogna comunque tenere conto delle alte velocità che si raggiungeranno. Il focus principale sarà la trazione, per cui occorrerà trovare il giusto equilibrio termico tra asse anteriore e posteriore. Innescare la giusta temperatura nelle gomme anteriori sarà fondamentale per avere aderenza in curva soprattutto dopo il raffreddamento subito nei lunghi rettilinei. Allo stesso tempo, bisognerà cercare di non far surriscaldare troppo le mescole posteriori nelle tante zone in cui è richiesta trazione. La temperatura variabile della pista di Baku, causerà sicuramente un altro elemento di difficoltà”, ha concluso.
Foto: Twitter, Pirelli, Ferrari