Montréal, Canada. Interessante commento da parte del direttore tecnico Alpine in vista del prossimo evento stagionale. Pat Fry, nel consueto appuntamento alle colonne ufficiali della squadra ha voluto spiegare le differenze tra il tracciato intitolato alla memoria di Gilles Villeneuve con la pista su cui i piloti hanno corso soltanto pochi giorni fa a Baku. Due circuiti per alcuni aspetti molto diversi, ma che hanno anche delle cose in comune. Uno su tutti: l’impegno della power unit.
Pat Fry: "Dopo tre anni torneremo nuovamente a Montréal per affrontare un altro entusiasmante weekend. Negli ultimi due decenni era stato sempre un appuntamento fisso in calendario e solleva alcune sfide uniche per i piloti e noi ingegneri. Il tracciato sarà piuttosto ‘green’ all’inizio, ma come abbiamo visto già in passato, siamo sicuri che l’asfalto si pulirà abbastanza rapidamente”.
“Rispetto all’ultima gara a Baku”, ha proseguito comparando le due piste, “ci si aspetta di utilizzare un carico aerodinamico leggermente più elevato a Montréal. Cosa che si riscontrerà sulla nostra ala posteriore, di uno step più carica. Abbiamo portato alcune diverse soluzioni che ci permetteranno di ottenere il set-up più ottimale”.
“La natura del layout di Montréal ti porta verso questo tipo di configurazione a causa della presenza di alcune curve a bassa velocità. Tuttavia, la sensibilità del propulsore è molto simile a quanto visto sul circuito dell’Azerbaijan, con i freni che saranno sottoposti ad una dura prova. Saranno sicuramente degli aspetti da tenere sotto osservazione”, ha concluso.