Tanta, tanta roba. Innanzitutto isoliamo la “cartolina” della bagarre meravigliosa Hamilton - Perez - Leclerc alle spalle di Sainz. Sempre lo spot migliore per la Formula Uno di ogni epoca.
Francamente, lo avevamo detto prima: la Mercedes sarebbe tornata sul podio; tra l’altro alla fine con chance di vittoria finale. E non sapremo mai che gara avrebbe potuto fare George Russell. E il re, ossia Lewis Hamilton, non possiamo dire che sia tornato, perché non se n’era mai andato. Semplicemente, ora ha sotto una macchina molto diversa e più performante, che lui ha contribuito a migliorare.
Giù il cappello di fronte a Sainz che ha vinto, ma per noi il pilota di giornata è Perez, senza dubbio. Rimonta stratosferica, la sua, guarda caso con Verstappen oggi fuori causa. Ma sarà poi un caso?
Questione Ferrari: paradosso dei paradossi, nel giorno in cui si vince a Silverstone. Però ci sono due questioni che vanno considerate indipendentemente l’una dall’altra: il primo posto sul podio fa di questa giornata una giornata da incorniciare. Però, per dirla tutta: Leclerc aveva rallentato ad arte per dare il tempo di preparare il cambio anche per lui. È un fatto. In quel modo Sainz si era anche avvicinato. Manca un anello alla catena del ragionamento e le parole di Binotto non hanno contribuito a farcelo individuare. Se Sainz è stato perfetto nello sfruttare il momento ma Leclerc, con la vittoria a portata di mano, ha ragione di essere deluso, possiamo dire che la giornata è stata perfetta? Ne riparleremo nell’editoriale video, più tardi.
Due menzioni ad honorem, per finire: basta un primo piano del baffo del grande Nigel Mansell per smuovere nostalgie da epoca d’oro. Poi, la cosa più importante di oggi, viva l’Halo. Non dobbiamo spiegare perché.
A dopo.