La nuova direttiva tecnica (TD 039) in materia di porpoising e fondo flessibile, che ricordiamo sarà introdotta in Belgio, ha innescato un acceso botta e risposta tra i team principal di Red Bull e Mercedes (trattandosi di un argomento abbastanza frequente, vi rimandiamo al seguente link, nel caso vorreste approfondire la questione legata alle nuove pensate dalla Federazione).
Ripercorrendo gli highlights delle scorse puntate e soffermandoci sul tema del porpoising è giusto ricordare quale è stata la dichiarazione ad innescare tutto. “Credo che ci siano delle pressioni per cambiare i regolamenti in modo significativo per il 2023. Questo permetterebbe ad un determinato team di abbassare l’altezza da terra della sua auto traendone un vantaggio significativo. Se avremo delle preoccupazioni, dovremmo protestare”, aveva affermato qualche giorno fa Christian Horner (qui le dichiarazioni complete).
Parole che Toto Wolff ha poi commentato: “Mi chiedo perché questa questione gli stia così tanto a cuore. Ho letto sui media che i vantaggi e gli svantaggi che deriveranno da questa TD non sono rilevanti, che non sarà un grande cambiamento, quindi perché stanno minacciando azioni legali? Nessuna squadra andrà mai contro la FIA se la Federazione decide di implementare qualcosa per motivi di sicurezza (qui l’intervista integrale)”.
Giungiamo così al nuovo capitolo. Alla risposta di Horner, che dopo aver dato ampiamente modo al rivale di rispondere ha affermato: “Credo ci sia soltanto bisogno di buon senso. D’altronde non assistiamo a problemi di porpoising da quattro gare a questa parte e anche in Francia nessuno ha avuto difficoltà. Quindi mi chiedo: perché dobbiamo riscrivere i regolamenti? Siamo già troppo avanti nella stagione e abbiamo un budget cap a cui pensare. Dal momento che non avrebbero le risorse per reagire sarebbero i piccoli team a rimetterci maggiormente. Occorre pensare a una misura sensata”.
“Sicurezza? Non credo si tratti di un problema di sicurezza”, ha chiosato. “Sono le squadre a scegliere come utilizzare la propria auto. Se non vuoi avere problemi devi alzare l’altezza da terra e sacrificare le prestazioni. Non è compito della FIA garantire ad un team di essere competitivo. Altrimenti avremmo avuto un sistema di Balance of Performance negli ultimi dieci anni”, ha concluso secondo quanto riportato da ‘Motorsport.com’.
Horner resta fermo della propria convinzione. Secondo il manager britannico la FIA starebbe cercando di aiutare la Mercedes nel ritrovare performance. Una cosa che il team principal ha voluto sottolineare mediante l’ultima frase. Nel 2014, la casa di Stoccarda si presentò in griglia con un vantaggio enorme sugli avversari e, nonostante i tanti problemi incontrati, gli altri team hanno dovuto sudare per riportarsi vicino alla vetta e tornare in lotta per il titolo. Perché non introdurre un sistema di BoP già all’epoca? La domanda indiretta posta da Christian Horner.
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