In via del tutto straordinaria, in Ungheria, luogo in cui si terrà il 13° appuntamento della stagione 2022 di Formula1, Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto ha deciso di concedersi ai microfoni di 'Sky Sport F1' anche in questo sabato.
L'Ungheria segna l'ultima tappa prima della pausa estiva. Con una lunga sosta davanti (la F1 tornerà il 26-28 agosto prossimo per il GP del Belgio) era giusto dunque fare il punto della situazione per comprendere cosa potrà fare la squadra di Maranello nella seconda parte di stagione. Noi vi riproponiamo le parti che abbiamo ritenuto più importanti cominciando dal commento sulle qualifiche odierne.
"I piloti erano poco sorridenti al termine delle qualifiche, ma se guardi a meccanici e ingegneri nessuno lo faceva", ha esordito il team principal del Cavallino. "Il secondo e terzo posto non ci basta più e questa è una bella cosa perché dimostra la forza e la mentalità di questa squadra. Se non sorridevamo era perché sapevamo che potevamo fare di più. Ci è sfuggita una pole, una prima fila che qui in Ungheria è sempre importante. La gara è tutta da scrivere. Non firmo per un secondo posto e non firmo per un secondo e terzo posto".
"La qualifica di oggi dimostra che non si deve mai dare nulla di scontato", ha continuato riferendosi all'anomalia evidenziatasi sul motore occorso sulla vettura di Verstappen in Q3. "I problemi possono accadere anche a loro come a noi. La differenza è minima. Oggi il motore di Max ha ceduto a soli due giri dalla fine. Fosse successo domani sarebbe stato ancora meglio. E' tutta una questione di circostanze. Noi dobbiamo restare concentrati su noi stessi. Inutile pensare agli altri".

"Sarà difficile gestire la partenza", afferma Binotto guardando al GP d'Ungheria. "Chi partirà alle nostre spalle sarà aggressivo. Le Red Bull vorranno rimontare e noi dobbiamo cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Russell? Ci si può aspettare sicuramente una bella gara dalla Mercedes. In genere migliorano dal sabato alla domenica e il fatto che abbiano ottenuto la pole la dice lunga. Complimenti a Russell e alla Mercedes. Lotteranno per la vittoria e dovremo essere bravi a superarli il prima possibile".
In motli hanno criticato le scelte fatte dalla Ferrari in Austria in termini di ordini di Scuderia. A tal proposito il manager italiano ha affermato: "I nostri piloti sanno che non si devono prendere rischi e non lo fanno. Hanno sempre dei margini di sicurezza (il team principal tocca ferro, ndr). In Austria, nella Sprint Race hanno lottato in modo leale e se abbiamo perso, veramente pochi decimi. Tra i due c'è trasparenza e lo hanno mostrato al Paul Ricard. Carlos ha fatto di tutto per aiutare Charles, al contrario di Perez che quando gli hanno chiesto di farlo non ha nemmeno risposto. Noi italiani siamo bravi a criticare ciò che avviene in casa ma ci scordiamo degli altri, basta pensare a cosa ha detto oggi Verstappen in radio. L'avesse detto uno dei nostri piloti sarebbe scoppiato un caso. I nostri piloti sanno come comportarsi".

Anche le decisioni del muretto Ferrari sono state spesso al centro dell'attenzione dei media, ma Mattia Binotto, parlando a 'Sky Sport F1' le ha difese a spada tratta: "Ci vuole coraggio e incoscenza nel prendere decisioni. Con il senno di poi siamo tutti capaci di far meglio di quel che si fa nella concitazione della gara. Ci sono delle gare in cui ci siamo veramente distinti per la strategia: ricordo l'Austria, la Francia dove con coraggio siamo stati l'unica squadra a portare in gara due set di gomme Medie. Credo che la squadra sia molto forte nelle strategie, ha la mentalità giusta. Con il senno del poi siamo tutti bravi. A volte ci si scorda delle cose che sono ancdate bene. E' normale anche che al muretto ci siano delle preoccupazioni, ma ci si preoccupa di più di ciò che non si può controllare che non viceversa. Se vorrei rifare Monaco e Silverstone? Monaco sì. Non aver vinto partendo dalla prima fila dispiace. Silverstone no. Mi dispiace per come è finita, ma credo che la scelta fatta fosse quella giusta. Se noi fossimo rientrati e Hamilton avesse proseguito con gomme dure vecchie di soli tre giri non so come sarebbe finita".
Delicato puto invece quello riguardante l'affidabilità: "Monaco è un rimpianto, ma ne abbiamo tanti quest'anno. Soprattutto a causa dell'affidabilità, ma presto troveremo la chiave. E' un peccato perché senza i problemi oggi potremmo essere a nove vittorie a tre. La Red Bull ha avuto fortuna perché quando le è mancata l'affidabilità noi stavamo vincendo, mentre noi abbiamo sempre avuto problemi quando ci trovavamo in testa. Questo rende il bilancio molto differente. Charles ha ottenuto poco rispetto alle pole fatte? L'affidabilità ha influito molto su questo..."

Alla domanda, se ritiene complicato dover gestire le esigenze di piloti così competitivi come Sainz e Leclerc, Binotto ha risposto: "Noi motiviamo i piloti allo stesso modo. Gestirli è più facile di quel che sembra perché sono due ragazzi intelligenti. Riguardo Charles noi stiamo facendo di tutto per metterlo nelle condizioni di vincere e lui sta facendo altrettanto. Cerchiamo di motivarli entrambi anche nell'ottica del mondiale costruttori. Guardate Perez, si è perso. Credo che sia merito della Ferrari essere riuscita a mantenere alta la motivazione di Carlos nel suo momento più difficile e merito suo di aver reagito. Siamo contenti di vedere i nostri due piloti davanti a lottare. Se mi fanno arrabbiare nei team radio? Sicuramente sì, io cerco di contenermi, ma sì".
Infine, la domanda che sta a cuore a tutti i fan del Cavallino. Son cambiati gli obiettivi per questa stagione? "All'inizio dell'anno, il target era tornare ad essere competitivi ed esserlo a tutte le gare. Se traccio un bilancio dopo queste prime 12 gare direi che abbiamo la macchina migliore, di poco, ma abbiamo la macchina migliore. L'abbiamo di fronte a una Red Bull molto forte. Non solo siamo stati capaci di costruire una gran macchina, ma siamo anche riusciti a portare i giusti sviluppi. L'obiettivo resta quello di vincere tutte le gare, il mondiale dovrebbe arrivare di conseguenza. Da qui alla fine può accadere ancora di tutto. Ho sentito dire da Helmut Marko che anche loro andranno in penalità con il motore. Per domani? Vogliamo la doppietta. Sarebbe molto importante", ha concluso Mattia Binotto.
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Foto: Ferrari