Siamo giunti alla domenica del GP d’Ungheria. Tredicesimo dei 22 appuntamenti del campionato di F1 2022. Nonostante il presente rischio di pioggia, ieri abbiamo assistito a delle qualifiche asciutte che ci hanno restituito una sorprendente pole position di George Russell (Mercedes), e la seconda e terza posizione delle Ferrari di Sainz e Leclerc. Soltanto 10° e 11° le Red Bull di Verstappen e Perez (problema tecnico collegato alla batteria per l’olandese).
Oggi le nuvole continueranno a minacciare pioggia, anche se la probabilità, secondo ‘Accuweather.com’ si attesterebbe attorno al 7%. In mattinata è scesa ancora un po’ d’acqua a bagnare la pista. Questo contribuirà ad un ulteriore reset dell’asfalto. Cosa comporterà questo sotto l’aspetto prettamente tattico? Cominciamo a scoprirlo mediante le indicazioni forniteci dal costruttore di pneumatici.
I team potranno decidere di percorrere sia la via dell’unica sosta che dei due pit-stop per completare la distanza dei 70 giri previsti per il GP d’Ungheria. Le temperature più fresche, lasciano presupporre che la Soft potrebbe rivelarsi una valida opzione per la gara. Questo sia per quanto riguarda i piani ad una che a due soste.
Nel primo caso potremmo attenderci un cambio da Soft ad Hard, oppure dalla Medium alla Hard (soluzione che richiederebbe una minor cura nello stint iniziale). Pirelli, secondo le proprie simulazioni, prevede che l’unica sosta sarà la soluzione più utilizzata oggi: per i piloti sarà importante mantenere la posizione in pista.

Le possibili strategie secondo quanto consigliato dal costruttore di pneumatici (foto: Twitter, Pirelli).
Ciononostante, anche la doppia sosta potrà rivelarsi un’opzione efficace. In questo caso la scelta più ovvia è data dalla soluzione Soft-Medium-Medium. Un’altra alternativa interessante sarà data da Soft-Medium-Soft considerando che le monoposto saranno più leggere verso la fine della gara.
“Congratulazioni a George per la sua prima pole position: un giro perfetto al momento giusto”, ha esordito il responsabile motorsport Pirelli alle colonne ufficiali dell’azienda. “Sabato abbiamo avuto delle condizioni variabili che non hanno reso le cose facili ai piloti: le qualifiche si sono svolte sull’asciutto, ma il meteo per la gara resta incerto con le temperature che saranno ancora più fresche rispetto a quelle avute venerdì. La pista ha subito un ‘reset’ a causa della pioggia e abbiamo visto una grande evoluzione durante le qualifiche. Essere l’ultimo a concludere il giro si è rivelato davvero cruciale”, ha affermato Mario Isola.
Temperature basse e pista resettata dalla pioggia. Questo il quadro con cui si prepareranno a fare i conti i piloti oggi. Ha nuovamente piovuto al mattino. Nuvole e il rischio di pioggia permarranno anche per la gara, ma almeno secondo quanto riporta ‘Accuweather.com’ dovremmo assistere ad una gara asciutta. Vedremo. Se dovessimo avere un GP bagnato, le strategie ovviamente andranno valutate a seconda della situazione presente in pista, noi dunque ci concentreremo sull’ipotesi che si utilizzino le slick.

Le mescole rimaste a disposizione dei piloti (foto: Twitter, Pirelli).
Tutte le mescole avevano mostrato un buon comportamento già al venerdì con temperature dell’asfalto superiori a 50°C. Ovviamente tutti quei valori, in termini di ritmo, varieranno molto nelle condizioni odierne. La Soft potrebbe essere la gomma su cui la maggior parte dei piloti farà affidamento per affrontare la parte iniziale della gara.
A Budapest, data l’intrinseca difficoltà nel compiere sorpassi, sarà molto importante per i piloti riuscire a mantenere la posizione in pista. Le strategie più utilizzate potranno essere dunque, proprio come indicato anche dalla Pirelli, quelle ad una sosta Soft-Hard o Medium-Hard. Non si esclude tuttavia la possibilità, per i piloti di testa di andare a effettuare due soste (nel caso avessero il gap sufficiente sugli avversari nelle retrovie) per trovarsi con un vantaggio di gomma nel finale per tentare l’attacco decisivo su chi li precede.
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