Oggi alle 15:00 scatterà il 15° appuntamento della stagione 2022 a Zandvoort. Atteso un clima mite, cieli poco nuvolosi, con temperature che potrebbero raggiungere al massimo i 25°C. Giornata dunque leggermente più fresca rispetto a ieri: in qualifica si sono toccati i 30°C di temperatura ambiente.
Circuito reso scivoloso dalla sabbia (zand come dico gli olandesi, da qui il nome), a destare preoccupazione in team e piloti è il livello di degrado che potrebbe interessare durante la gara le mescole Soft. La Hard, visto il considerevole gap prestazionale di 1,9’’ dalla specifica più morbida, dovrebbe non garantire una valida soluzione per le strategie. Partendo da queste considerazioni, andiamo a conoscere i consigli che il costruttore di pneumatici ha voluto fornire ai team in vista del GP odierno.
I tecnici della casa della P Lunga consigliano di affrontare l’appuntamento olandese mediante una strategia a due soste, anche se l’opzione di un unico pit stop non è affatto da escludersi.
Per coloro che avranno intenzione di andare su due pit stop, la cosa migliore da fare, almeno sulla carta, è quella di partire con gomma Soft per poi proseguire con due stint su Medium. L’alternativa è quella di utilizzare invece due treni di Medium all’inizio per poi concludere con un terzo stint su Soft. Questo tenendo anche conto delle mescole rimaste a disposizione dei piloti per la gara. Tra i team che potranno ricorrere all’utilizzo di due set di mescole gialle C2 troviamo Ferrari, Mercedes, Red Bull, Haas e Williams.

Le strategie consigliate dalla Pirelli per il GP d'Olanda (foto: Twitter, Pirelli)
Per quanto riguarda l’opzione ad una sosta, tale strada sarà percorribile mediante la tattica Medium-Hard o Soft-Hard. Alcuni potranno tentare anche di terminare la gara adoperando la Medium e la Soft, ma coloro che decideranno di avventurarsi in questo percorso dovranno necessariamente fare articolare attenzione alla gestione degli pneumatici.
Come sempre, partire su Medium garantirà più flessibilità strategica, ma anche con la Soft sarà comunque possibile valutare diverse alternative. Tra le variabili della gara: il degrado della Soft e il grip garantito dalla mescola Hard. Circuito è vecchia scuola, presenta limitate possibilità di sorpasso ed elevati rischi di vedere la Safety Car entrare in azione. I team dovranno pensare anche a questo per avere delle chance di sfruttare un pit stop gratuito nel corso della gara.
Grazie al pacchetto vettura-gomme 2022, a differenza dello scorso anno, sono attesi più sorpassi e azione rispetto al 2021. Mantenere la posizione in pista potrebbe non essere così determinante, elemento che favorirà conseguentemente l’utilizzo di strategie a due soste e un andamento più aggressivo da parte dei piloti. In tutto questo non sarà da sottovalutarsi il limite di 60 km/h presente in corsia box, tra i più bassi del mondiale. Un fattore che influirà sul tempo perso durante un pit stop.
Presa visione dei consigli rilasciati dalla Pirelli è tempo di trarre le nostre considerazioni. Pista in alcuni tratti stretta e veloce, a Zandvoort il rischio di perdere il controllo della vettura e finire a muro o piantati in ghiaia (cosa successa a Perez ieri nel corso delle qualifiche) è molto elevato. Nel piano strategico redatto dalle squadre dovrà essere presa in considerazione anche la possibilità di vedere delle Safety Car nel corso dei 72 giri del GP d’Olanda.

Le mescole rimaste a disposizione dei piloti per il GP d'Olanda (foto: Twitter, Pirelli)
Tenendo conto di questo e dell’incognita degrado presente per la mescola Soft, chi vorrà andare sul sicuro, sicuramente sceglierà la gomma Media per affrontare la prima di gara. Andare sul compound a banda rossa C3 se da un lato garantirà più velocità nelle primissime fasi, potrebbe poi subire un rapido degrado prestazionale da costringere il pilota a rientrare ai box.
Degrado, una lama a doppio taglio a Zandvoort
Tuttavia, potrebbe essere comunque una buona carta per i partenti nelle prime posizioni. Cercare di sfruttare detto pneumatico in partenza, sopravanzando gli avversari, per poi gestire e proteggere la posizione nei giri successivi antecedenti la sosta è sicuramente una prospettiva allettante. Il degrado potrebbe essere dunque una lama a doppio taglio a Zandvoort: un vantaggio per chi sta davanti e un impedimento invece per gli inseguitori (in quest'ottica, l'undercut potrebbe rivelarsi davvero molto potente in Olanda).
La strategia Medium-Medium-Soft o comunque Soft-Medium-Medium dovrebbe essere la più rapida. Mercedes, Red Bull e Ferrari sono riuscite a conservare due treni di C2, il che dovrebbe far presumere che l'idea di puntare su una tattica simile è piuttosto presente. La Hard potrebbe invece non essere molto presa in considerazione dai team, soprattutto se le temperature dovranno, come da previsione, rivelarsi più fresche rispetto ai giorni scorsi. La Formula1 ci sta abituando a delle sorprese ultimamente. Giusto mantenere dunque una mentalità aperta e soprattutto osservare anche il lavoro altrui. Il degrado dovrebbe attestarsi piuttosto elevato, il che dovrebbe escludere anche tutte le strade ad un solo pit stop.
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Foto: Scuderia Ferrari
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