Hakkinen:«Il presidente Elkann ha aggiunto pressione sulla Ferrari»
14/09/2022 11:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Quello della Ferrari non è un ambiente semplice. Tutti coloro che ci lavoro all’interno lo sanno bene e chi non ha avuto mai l’opportunità di provare questa sensazione non può capire realmente cosa significhi.

Dall’alto dei suoi due titoli mondiali, conquistati proprio lottando contro il team di Maranello al volante della McLaren, Mika Hakkinen (campione 1998 e 1999) ha provato a immedesimarsi nell’ambiente nel suo solito appuntamento post gara alle colonne di ‘Unibet’: “La pressione è qualcosa con cui la Ferrari ha sempre convissuto ed è certamente qualcosa di unico per loro. Anche nel mio periodo in McLaren la avvertivo, soprattutto quando gareggiavo per vincere. Volevamo fare tutti del nostro meglio cercando di non accontentarci se non eravamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. In Ferrari però si avverte di più, è come se fosse la squadra Nazionale”.

C’è sempre un elemento di pressione aggiuntiva e questo rende le cose più complicate per la dirigenza e i piloti”, ha proseguito analizzando la situazione all’interno del team dopo il GP d’Italia. “Adesso hanno bisogno di continuare a lavorare sodo. Devono spingere tutti in un’unica direzione assicurandosi di non riversare le colpe sugli altri se le cose non sono andate come dovevano andare”. Verstappen ormai è ad un passo dal suo secondo titolo mondiale, che potrebbe già arrivare a Singapore se otterrà 14 punti in più rispetto a Charles Leclerc.

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Elkann sta contribuendo ad aumentare la pressione

Il preambolo fatto da Hakkinen in questa sua disamina post Monza trova un senso nella conclusione del suo pensiero, quando afferma di esser stato colpito da una recente dichiarazione fatta dal presidente del Cavallino alla vigilia del GP di casa della Ferrari. Nell’occasione Elkann, nonostante abbia rinnovato la fiducia in Binotto, ha rimproverato il team di fare ancora troppi errori esortandolo dunque a migliorare e fare progressi (leggi qui le sue parole). Tutti, compresi i piloti, nessuno si è salvato nel discorso del presidente.

Un atteggiamento ritenuto abbastanza curioso da Hakkinen, che lo ha così commentato: Ho trovato i commenti pubblici del presidente John Elkann molto interessanti. Credo aggiungano un’ulteriore pressione sulla squadra. Il 2022 è stato difficile per loro. Hanno iniziato la stagione con una vettura competitiva: hanno conquistato vittorie e avevano molta fiducia. La Red Bull però ha lavorato in modo più efficiente, ha migliorato la macchina e ha fatto pochi errori, ha concluso.

 

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Foto: Ferrari

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