Anteprima GP USA 2022 - La Pirelli ci riprova: «Testeremo i prototipi 2023, meteo permettendo»
18/10/2022 13:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

La casa della P Lunga ci riprova. Non avendo potuto sostenere il programma di test delle gomme 2023 che avrebbe dovuto svolgersi durante le PL2 giapponesi, la Pirelli avrà ad Austin la sua prima opportunità di verificare collettivamente il comportamento delle specifiche pensate per la prossima stagione. Avendo dovuto rinunciare al test di Suzuka, causa maltempo, i tecnici del costruttore milanese non avranno un riscontro valido della mescola più dura C1, compound che non sarà portato né negli USA né in Messico, dove si avranno a disposizione sempre C2, C3 e C4. Stesso discorso vale dunque per la C5.

Indicazioni Pirelli - Test 2023 durante le FP2

Come annunciato in Giappone, ricorda la casa milanese attraverso il suo consueto comunicato, la seconda sessione di prove libere sarà estesa fino a 90 minuti così da permettere il test di alcuni prototipi di pneumatici da asciutto per il 2023. Si tratta di una prima versione che verrà rivista e aggiornata alla definitiva che debutterà in occasione dei test che si terranno a fine anno al termine del Gran Premio di Abu Dhabi.

La FP2 texana, proprio come sarebbe dovuto accadere a Suzuka, sarà interamente dedicata ai test degli pneumatici, con al Pirelli che stabilirà il programma di lavoro di ogni singola squadra. I team che impiegheranno dei giovani piloti durante le FP1 potranno avere 30 minuti a disposizione per svolgere la propria attività in modo autonomo assieme al pilota ufficiale prima di iniziare il programma di test. Gli pneumatici prototipo saranno facilmente riconoscibili dal fatto che non saranno contrassegnati da alcun tipo di banda colorata sul proprio fianco.

Accorgimenti tecnici

Le irregolarità del tracciato texano, prosegue il comunicato Pirelli, potrebbero rendere necessaria una maggiore altezza dal suolo delle vetture. Il che, potrebbe condizionare le performance aerodinamiche. I team dovranno quindi analizzare attentamente i dati raccolti, per trovare il migliore assetto possibile. Nel 2021, molte squadre hanno optato per una strategia a due soste per portare a termine i 56 giri del GP delle Americhe, ma quest’anno le cose potrebbero cambiare. Gli pneumatici completamente diversi, con il meteo e le nuove variabili portate dalle monoposto 2022 potranno sortire qualche differenza.

Isola: “Il meteo è molto variabile ad Austin”

Sul Circuito delle Americhe i carichi su vetture e pneumatici (come trazione, frenata e forze laterali) sono molto bilanciati. Parliamo di un tracciato scorrevole, amato dai piloti, con un asfalto che, seppur parzialmente rifatto nel 2020, presenta alcune zone irregolari da non sottovalutare”, ha esordito il direttore motorsport Pirelli alle colonne ufficiali dell’azienda. L’anno scorso la superficie è stata ‘levigata’ per appianare i punti più sconnessi. Ondulazioni che costringono i team ad aumentare l’altezza da terra delle vetture, penalizzando quindi il carico aerodinamico”.

Potremmo assistere ad un’elevata evoluzione della pista durante le PL1 e per le squadre sarà quindi fondamentale utilizzare al meglio anche i dati rilevati nelle PL3 per definire poi la migliore strategia di gara. La seconda sessione di prove libere, sempre meteo permettendo, sarà dedicata ai test dei prototipi degli pneumatici da asciutto per il 2023. Ad Austin infatti le condizioni atmosferiche e le temperature hanno mostrato sempre una notevole variabilità”, ha concluso Mario Isola.

 

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Foto: Ferrari

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