Il team con sede a Milton Keynes è stato recentemente giudicato colpevole per aver superato il tetto di spesa della F1 fissato a 145 milioni di dollari per la stagione 2021, ed ha per questo subito una multa concordata con la FIA pari a 7 milioni di dollari e una limitazione delle ore nei test in galleria del vento.
L'eco mediatico, il conseguente problema reputazionale, la sanzione sportiva e amministrativa dovrebbero rappresentare importanti deterrenti per evitare che la cosa si ripeta in futuro coinvolgendo anche altri team.
Tuttavia, il consulente di Red Bull Motorsport Helmut Marko ritiene che diversi team di F1 siano fortemente a rischio di aver violato le regole anche in questa stagione, e indica nell'inflazione e nei costi dell'energia le ragioni principali.
"Penso che la situazione attuale sia che sei squadre sono al di sopra", ha dichiarato Marko ad Auto Motor Und Sport.
"L'inflazione è qualcosa che non era calcolabile fino a questo punto. Soprattutto per quanto riguarda i costi dell'energia".
All'inizio della stagione, la Red Bull è stata una delle squadre a criticare fortemente il tetto dei costi per il 2022, che era stato ridotto da 145 a 140 milioni di dollari.
Red Bull, Mercedes e Ferrari, ritenevano congiuntamente che fosse necessario tenere conto dell'aumento dell'inflazione e dei costi dell'energia, registrato in gran parte d'Europa.
Con il sostegno della F1, della FIA e di nove dei 10 team è stato concesso un aumento del budget del 3,1%, ma anche secondo il team principal della Red Bull Christian Horner ci saranno squadre che non rispetteranno le regole, considerando le fluttuazioni del mercato.
"Il pericolo per il 2022 è che ci possano essere sei squadre che non rispetteranno il tetto. I prezzi dell'energia sono stati esponenziali. C'è la possibilità che diversi team, molti dei quali lo hanno dichiarato durante le riunioni della commissione di Formula Uno, violino il tetto quest'anno".
Horner ha poi chiarito che Red Bull non dovrebbe essere tra queste squadre e che le possibili sanzioni potrebbero essere importanti, considerando quella inflitta al suo team per la stagione 2021 per aver superato il tetto di solo lo 0.3%
"Non crediamo che nel 2022 sforeremo il tetto, ma queste penalità costituiscono un precedente per il futuro. Quindi, se si ottiene il 10% per lo 0,3% di violazione, come sarà il 5% di violazione?".
Marko ha poi criticato l'intero principio del tetto di spesa, perché ritiene che le regole del budget cap non abbiano cambiato l'approccio dei team allo sviluppo delle vetture.
Anche se la Red Bull avrà risorse ridotte per la galleria del vento e in CFD a causa della penalizzazione per il superamento del tetto di spesa, Marko non è preoccupato che ciò influisca sulla squadra in futuro.
"Finora il budget cap non ha cambiato nulla. Perché dovrebbe essere diverso in futuro? Bisogna semplicemente sviluppare meglio. Naturalmente, siamo influenzati dal fatto che abbiamo già meno ore di galleria del vento perché abbiamo vinto il Campionato costruttori. Ora dobbiamo fare bene ogni test. Ma alla fine dipende sempre dalla qualità del personale".
Non poteva mancare infine una battuta tagliente, in pieno stile Helmut Marko, in risposta alle recenti dichiarazioni di Hamilton e Steiner in merito alla sanzione subita
"Era il primo anno del budget cap, le regole erano vaghe. Era tardi per reagire con dei chiarimenti. Abbiamo fatto controllare tutto da Ernst & Young. Bisogna fare affidamento su qualcosa e noi credevamo di avere una rete di sicurezza di tre milioni. Alla fine sono rimasti solo 400.000 dollari. Con quei soldi, Hamilton sta costruendo un'ala anteriore. La Haas sta costruendo una macchina completamente nuova!".
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