È possibile utilizzare gomme da pioggia quando la pista è asciutta e quando nove piloti su dieci utilizzano gomme da asciutto?
La risposta al quesito sembrerebbe scontata, forse banale, per tutti...o quasi.
Non è scontata, di fatto, per il muretto box Ferrari che, nel corso delle qualifiche del GP del Brasile, si è reso protagonista dell'ennesimo errore strategico della stagione, montando sulla vettura di Charles Leclerc gomme intermedie quando le condizioni della pista erano da asciutto e quando tutti gli altri partecipanti al Q3 erano su gomme slick.
Un errore figlio della volontà dei tecnici del Cavallino di seguire maggiormente i dati dei computer, che in quel momento indicavano pioggia imminente, e non quella che era la realtà della pista. Un errore che indica la mancanza di un approccio racing, "pistaiolo" (citazione di Maurizio Arrivabene nel 2018, al verificarsi della stessa situazione, sempre in Brasile) della squadra nell'interpretazione delle condizioni di gara ma troppo, quasi puramente, ingegneristico e assolutamente incapace di adattarsi e cambiare in corsa.
Infatti, oltre all'errore iniziale con cui è stata sbagliata la scelta delle gomme sulla vettura numero 16, il muretto box ha peggiorato ulteriormente la situazione durante il giro out di Leclerc, non riuscendo ad interpretare le condizioni della pista e non dando, cosa estremamente grave, indicazioni al pilota per tentare di riparare e di sistemare la situazione, quantomeno per minimizzare i danni.
Dunque, per valutare la portata degli errori compiuti dal muretto box Ferrari, e la "confusione" che serpeggia tra i tecnici in fasi ad alta pressione ed estremamente concitate è utile analizzare i dialoghi via radio tra Charles Leclerc e il suo ingegnere di pista Xavier Marcos.
Siamo a pochi secondi dal via del Q3, tutti i piloti sono in fila indiana in attesa del semaforo verde e tutti montano gomme soft, mentre Leclerc ha gomme intermedie sulla sua F1-75. Colto dalla sorpresa, il monegasco si apre in radio chiedendo lumi, e il suo tecnico conferma la strategia unica adottata.
Charles: "Sono l'unico pilota ad essere con le gomme intermedie?"
Xavier Marcos: "Sì, crediamo di si, sei l'unico con intermedie".
Scatta il verde, parte il Q3, e dopo mezzo giro Charles Leclerc chiede al suo muretto come intenda procedere: tornare al box per montare le soft o proseguire con una scelta che, chiaramente, appare sbagliata ma chiudere comunque un giro. Il muretto però, in confusione tra i dati dei monitor e la realtà della pista esita nel dare risposte.
Charles: "Cosa vuoi che faccia? Vuoi che spinga per il giro o rientri al box?"
Xavier Marcos: "Torniamo da te".
Passano le curve, la fine del giro si avvicina ma il box Ferrari non è ancora tornato dal pilota con indicazioni chiare. A questo punto il #16 del Cavallino sottolinea ai suoi tecnici quanto la pioggia sia assente ma il muretto, senza spirito "pistaiolo" mantiene il punto sulle proprie scelte e non dice chiaramente al pilota di tornare al box, prendendo altro tempo per decidere.
Charles: "Non c'è assolutamente pioggia per ora" .
Xavier Marcos: "Crediamo che stia piovendo in curva 12".
Charles: "Sì, ma non sta piovendo abbastanza! Fammi sapere".
Xavier Marcos: "Ti farò sapere".
Appare chiaro che i tecnici di Maranello siano ormai nel panico, incapaci di prendere una decisione, divisi tra la speranza di una pioggia che, dai monitor, dovrebbe arrivare e una realtà che dice ben altro. Leclerc però, transitando sulla linea dei box, deve decidere cosa fare, incitando il box a supportarlo.
Charles: "Veloceee".
Dalla voce di Xavier Marcos però continuano a non arrivare istruzioni, fino al momento in cui Leclerc supera la corsia box. Proprio allora arriva la chiamata per tornare al box, ovviamente tardiva. Un errore che Leclerc accoglie con amarezza mista ad ironia.
Xavier Marcos: "Box ora, box ora".
Charles: "Bello. Ben fatto".
A questo punto Charles Leclerc sarà costretto a portare a termine un giro con gomme intermedie, pur senza le condizioni necessarie e, come si dice, il resto è storia.
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