Nella giornata di ieri, ad Abu Dhabi, si è conclusa ufficialmente la stagione 2022 di Formula 1. Una stagione che visto la Ferrari tornare a competere per la vittoria, e anche per i titoli mondiali, fino a un certo punto. Già, perché poi la Red Bull ha cambiato letteralmente marcia iniziando il proprio dominio, mentre il Cavallino è rimasto invischiato in un pantano fatto di errori strategici e prestazioni altalenanti, che ne hanno compromesso il cammino iridato.
Ciononostante, la Rossa ha centrato il secondo posto costruttori e Charles Leclerc quello piloti, un risultato comunque positivo pensando a quanto erano stati duri i precedenti campionati. Un risultato che lascia ben sperare in ottica 2023, ma è palese che in casa Maranello ci sono parecchie faccende ancora da chiarire. Ne ne ha parlato Leo Turrini nella sua consueta analisi post-gara ai microfoni di Calciomercato.com, soffermandosi anche sulla situazione che vede protagonista Mattia Binotto.
Turrini: "Ferrari, servono scelte trasparenti"
Quando gli è stato chiesto di commentare i secondi posti iridati di Ferrari e Leclerc, Turrini ha detto: "Non è male, se uno ripensa al 2021. Ma fino a luglio ci eravamo illusi e il disincanto pesa".
Commentando l'ultimo Gran Premio Ad Abu Dhabi ha invece affermato: "Il vero eroe della domenica è stato Leclerc, fidati. Ha guidato da fuoriclasse, facendo una sosta sola. È un ragazzo che merita di essere sostenuto, sempre e comunque. Dovrei dirlo a Binotto? Eh, ci sono situazioni sulle quali spetta ai vertici della azienda di Maranello decidere. La mia opinione in merito la conosci".
Poi ha spiegato: "Se il presidente Elkann, il suo vice Piero Ferrari e l’ad Vigna hanno fiducia nella gestione dell’interista Binotto, debbono lasciarlo lavorare, aiutandolo a correggere limiti ed errori. Se non si fidano più, hanno l’obbligo di cambiare. Basta che ci sia chiarezza. Previsioni? Nebbia fitta in Val Padana. Magari si diraderà nelle prossime settimane".
Alla domanda se la Rossa riuscirà a battere la Red Bull nel 2023, ha risposto: "Se rende finalmente affidabile il motore e se la smette con gli autogol al muretto, perché no? Però non sarà semplice, per questo servono scelte trasparenti. Io sono contrario alle rivoluzioni, Vasseur non mi convince, non è che uno perché è francese è il nuovo Jean Todt. Vabbè, poi qualcuno deciderà".
Infine su Vettel: "Seb è una grande persona. È stato un ottimo pilota, anche se in Ferrari ha fallito l’obiettivo. Ma io non ho mai conosciuto un driver così innamorato della Scuderia come questo ex ragazzo tedesco".
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Foto copertina Sito Ferrari; Foto interna Twitter Ferrari