Con la stagione 2022 in archivio è già ora di pensare al prossimo mondiale che prenderà il via il 5 marzo in Bahrain. Il Tilkodromo di Sakhir ospiterà una Formula 1 in grande spolvero, stando al Domenicali pensiero, col nuovo format che sembra piacere un po' a tutti. Piloti, team e appassionati esclusi, s'intende.
Ma non vogliamo essere polemici: la Formula 1 è ancora lo sport più bello al mondo, se si escludono le sprint race, i propulsori centellinati, il parco chiuso al sabato, il DRS, il budget catering, i test privati aboliti, i motori silenziosi con tecnologia Dyson, le vie di fuga Eminflex, i track limits, l'assenza incomprensibile delle ragazze in griglia, la felliniana applicazione dei regolamenti, i 5 secondi a Vettel per aver abbandonato la Formula 1 e un presidente che dorme con la scimitarra sotto al cuscino. E a quanto pare, agli sgoccioli della sua mirabolante carriera. (Non) ci mancherà.
In questa settimana la FIA dovrebbe confermare i cinque secondi di penalità comminati a Vettel per aver abbandonato la Formula 1. Un lascito non idilliaco per quella che verrà ricordata come la scuderia più casalinga di sempre, e che ha ben pensato di lavare l'onta ingaggiando al posto del tedesco un altro plurititolato.
Per completare la lineup parentale la scelta è ricaduta su Fernando Alonso, uno degli uomini più veloci, coriacei, duri ed efficaci in griglia. È anche il driver col più alto numero di GP disputati in tutta la storia della Formula 1. Un pilota completo, che unisce una forma psicofisica da ragazzino alla maturità di un ultraquarantenne che avanti di 'sto passo mai conoscerà le grazie dell'INPS.
Il campione di Oviedo ha già dichiarato di voler vincere il titolo con l'Aston Martin, e se non ci riuscirà da pilota punterà a farlo da uomo del team, in futuro. Tutto bello, se non fosse che l'altro sedile in casa (qui non si può parlare di scuderia, ma di garage a gestione familiare) è destinato a Lance Stroll.
Se il giovane rampollo dovesse pretendere dal padre lo status di prima guida a dispetto dell'uomo dall'Alonsata facile, la situazione diventerebbe difficile da gestire. Si narra che Lawrence Stroll abbia già trovato la soluzione a un'eventualità del genere: per mantenere un clima cordiale l'imprenditore sarebbe pronto a offrire ad Alonso la mano di sua figlia Chloe.
Un'opzione contrattuale a favore del fuoriclasse di Oviedo, che bypasserebbe così il problema ius soli entrando di prepotenza in famiglia ed acquisendo per casta lo status di prima guida. E portando l'Alonsata a livelli mai visti prima. In attesa di scoprire le losche mosse di Nando l'accasato, godiamoci questo mondiale 2023 che in casa (appunto) Aston Martin si preannuncia decisamente sbilanciato in favore dello spagnolo.
Se papà Lance non dovesse riservare una monoposto di cartapesta al futuro genero in perfetto stile Alpine, c'è solo da capire quanti GP impiegherà Nando per far venire voglia a Lance di cambiare il suo cognome in Latifi.
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