Con la stagione 2022 in archivio è già ora di pensare al prossimo mondiale che prenderà il via il 5 marzo in Bahrain. Il Tilkodromo di Sakhir ospiterà una Formula 1 in grande spolvero, stando al Domenicali pensiero, col nuovo format che sembra piacere un po' a tutti. Piloti, team e appassionati esclusi, s'intende.
Ma non vogliamo essere polemici: la Formula 1 è ancora lo sport più bello al mondo, se si escludono le sprint race, i propulsori centellinati, il parco chiuso al sabato, il DRS, il budget catering, i test privati aboliti, i motori silenziosi con tecnologia Dyson, le vie di fuga Eminflex, i track limits, l'assenza incomprensibile delle ragazze in griglia, la felliniana applicazione dei regolamenti, i 5 secondi a Vettel per aver abbandonato la Formula 1 e un presidente che dorme con la scimitarra sotto al cuscino.
Logan Sargeant arriva in Formula 1 al termine di una carriera con scasso nella serie cadetta: entra nel team HWA Racelab sfilando il sedile al titolare Jake Hughes e vince il titolo di rookie dell'anno. Così, de botto. Il nostro è pronto a infiammare i tifosi statunitensi a scapito del povero Schumacher, silurato da un Günther Steiner impegnato ad allestire la coppia di piloti più improbabile degli ultimi 20 anni: Magnussen e Hulkenberg.
Mick nel frattempo ha trovato una soluzione niente male. Il tedesco verrà tenuto a stagionare nella cantina personale di Toto Wolff nell'attesa che uno tra Hamilton e Russell venga colpito da demenza senile, per rilevarne il sedile. Segue le orme del padre, che scelse proprio Stoccarda per svernare dopo i fasti mondiali. In cambio di Schumacherino, l'ormai ex stratega James Vowles andrà a fare il Team Principal alla Williams.
Ma torniamo ai piloti: Mick aveva sperato fino all'ultimo in un sedile Williams. Le sue speranze si sono infrante contro l'indole fraudolenta di Sargeant, che con questo colpaccio colleziona il suo secondo scippo illustre in carriera. Abbiamo un nuovo Lupin nel paddock.
La lineup Williams sarà completata da Alexander Albon, fresco di rinnovo pluriennale con la scuderia che fu del compianto Frank. Alex ha portato in casa due terzi del bottino nel Costruttori 2022, agguantando 4 punti contro i 2 racimolati dal team mate di cui nessuno ricorda già più il nome: per coerenza non lo citiamo nemmeno noi.
Rimangono inspiegati i fatti di Monza: il thailandese ha subìto un intervento di appendicectomia in prossimità della gara brianzola. Secondo tutt'altro che autorevoli voci di paddock, dietro l'episodio ci sarebbe Nyck De Vries. In effetti il suo vero nome, Hendrik Johannes Nicasius De Vries, suona come un capo d'imputazione già di suo. Fatto sta che il nativo di Uitwellingerga (da considerarsi come aggravante) è riuscito a soffiargli il sedile conquistando peraltro un ottimo nono posto in gara.
Queste storie di sedili trafugati iniziano a farsi scomode all'interno della gloriosa scuderia inglese. Albon e Sargeant formano una coppia sinistramente compatibile: scaricato da Red Bull, Toro Rosso e personale del 118 milanese il primo; cinico cacciatore d'altrui sedili il secondo. Attento, Alexander: se Logan dovesse mettere gli occhi sul tuo sedile, in Williams sarebbero pronti a costruirgli una biposto e lasciarti a piedi. La Formula 1 ai tempi del budget catering è anche questo.
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