Cinque decimi al giro. Questo è il gap che racchiude il passo gara di cinque team di Formula1 durante le prove libere del GP d’Arabia Saudita 2023. Uno scenario bello, intrigante che però oltre alla fantasia ci dice già tanto su ciò che si vedrà nel corso del secondo evento della stagione sul circuito di Jeddah.
Intanto, possiamo sicuramente confermare la bontà del progetto Red Bull. La RB19 sembra avere una grande stabilità e velocità nelle curve del tracciato saudita. Il vantaggio di cui dispone sul giro secco viene confermato anche con carico di carburante a bordo.
Il vantaggio però che la Red Bull può vantare sugli avversari, rispetto al Bahrain, qui appare abbastanza ridotto. Merito sicuramente del tracciato, che avendo più delle caratteristiche front limited a causa delle sue curve veloci, tende a far degradare meno le ruote posteriori, dando così la possibilità a squadre come Ferrari e Mercedes di tornare a dire la loro. Tuttavia, come detto, quest’oggi, sono state ben 5 le squadre a impressionare per il loro ritmo e costanza e purtroppo per Hamilton, la W14 risulta il fanalino di coda di questo gruppetto.
La nuova Mercedes non è facile da mettere a punto per trovare il corretto bilanciamento. La situazione su una pista front limited (che stressa maggiormente le ruote anteriori) è migliorata secondo le attese, ma non è comunque ottimale. L’Alpine ad esempio sembra in grado di fare un lavoro migliore in configurazione da gara. Nella tabella abbiamo riportato solo i tempi di Ocon perché migliori di quelli effettuati dal compagno di squadra su Soft, ma la differenza non è stata così marcata. Se i francesi potranno avere un’opportunità di riscattarsi dalla brutta figura in Bahrain sarà certamente qui.
Tempi long run
Ad osservare i tempi, la Red Bull non sembra avere rivali. Alonso anche se aveva un passo molto promettente, ha realizzato quei tempi con gomma Media, che guardando il lavoro fatto dal duo Red Bull e da Ocon potrebbe rivelarsi la gomma ideale da utilizzare nel corso del GP.
La Ferrari invece è stata competitiva a tratti. Molto veloce durante i primissimi giri per poi perdere ritmo man mano che le gomme si surriscaldano. Ebbene sì, anche se non è certamente Sakhir, anche qui a Jeddah la SF-23 ha mostrato ancora qualche difficoltà a livello di gestione gomme. Il valore scaturito dal ritmo medio ne è un chiaro segnale.
Mediante il grafico sovrastante viene rappresentato il passo gara delle vetture sopracitate. Con ''Sainz 2'' e ''Hamilton 2'' è stato indicato il secondo run svolto dai due piloti (valori espressi in secondi). Il limite superiore è dettato dal giro più lento all'interno del run, mente il limite inferiore da quello più veloce. Ne emerge un Perez capace di effettuare dei giri davvero rapidi e un Alonso molto costante.
Alonso e Sainz hanno ottenuto esattamente lo stesso valore in termini di passo, ma Carlos lo ha fatto passando da Soft a Medie soltanto dopo una manciata di giri. La Ferrari è competitiva, ma deve riuscire a mantenere le mescole nella giusta finestra di temperatura. Il team ha ancora una giornata per trovare la quadratura del cerchio, ne frattempo, a meno di sorprese, sarà ancora Verstappen il favorito per la vittoria. A giudicare però dal ritmo di Perez, potrebbe aver un degno avversario con cui confrontarsi stavolta.
Foto: Ferrari
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