In un'intervista rilasciata al Il Corriere della Sera, Flavio Briatore ha parlato delle principali vicende della Formula 1 soffermandosi in modo particolare sulla "sorprendente" Aston Martin e sul momento negativo che sta attraversando la Ferrari. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.
"Hanno persino provato a togliergli il 3° posto con una penalità che non andava nemmeno discussa. A 41 anni è più veloce dei ventenni, mai avuto dubbi. Dicevano che era troppo vecchio, che non fosse un uomo squadra. Stupidaggini. Basta dargli la macchina e porta i risultati. Eccezionale", ha detto Briatore riferendosi a Fernando Alonso, reduce da due podi nelle prime due gare.
Sulla scelta dello spagnolo di trasferirsi all'Aston Martin, Briatore ha rivelato: "Abbiamo condiviso la decisione, ci siamo presi un rischio. Ma valeva la pena: ci offrivano due anni di contratto mentre altri, con la scusa dell’età, solo uno. Poi sapevamo che Lawrence Stroll stava mettendo in piedi una grande squadra. Lì dentro vedevamo la voglia di cambiare che non c’era per, esempio, all’Alpine".
"Conosco Lawrence da 30 anni, è un vero appassionato di F1, è un imprenditore di successo. Ha iniziato come sponsor, dopo ha comprato la Racing Point. Ha preso un sacco di gente dalla Red Bull e da altri team: nelle loro scuderie facevano i numeri due o tre, lui ha dato loro responsabilità maggiori. Ha investito nella galleria del vento e nella nuova sede di Silverstone. Se vuoi crescere devi fare così", ha aggiunto.
"La Red Bull sembra imbattibile? Aspetterei a dire che il Mondiale è già finito", ha sottolineato Briatore. "L’Aston Martin è una macchina ancora “vergine”: vedremo quanto potrà crescere con gli sviluppi. Gli altri devono ancora capire i loro problemi, Fernando ha una macchina facile da comprendere e da guidare. Se avrà l’occasione per vincere non se la farà sfuggire", ha spiegato.
Passando alla Ferrari, invece, il manager italiano non ha dubbi: "Intorno a Maranello c’è gente che parla durante l’inverno quando bisognerebbe fare un’analisi approfondita sul perché non si vince da più di 15 anni. Chi dovrebbe farlo? La proprietà, e non la vedo molto impegnata in questo. Non basta cambiare un singolo. Servono personaggi di peso in squadra, ora non ci sono. Ricordo che hanno iniziato a vincere con continuità quando mi hanno portato via 10-12 persone dalla Benetton. Hanno fatto bene".
Su Binotto: "Aveva fatto un buon lavoro, l’anno scorso la Ferrari era competitiva. Però poi aveva accentrato troppe responsabilità su di sé e questo crea problemi". Nel 2022 la Rossa è stata in lotta per il titolo, ma solo fino a metà campionato. Briatore ha le idee chiare in merito: "Sì, perché sono cambiate le regole in corsa ed è stata penalizzata: bisognava battere i pugni sul tavolo e impuntarsi. Non è che se uno sbaglia il progetto (la Mercedes ndr) dopo otto anni di vittorie si debbano cambiare i regolamenti".
Su Vasseur: "Lo conosco abbastanza bene: è un gran lavoratore, è uno serio. È appena arrivato e sta allenando una squadra con i giocatori che ha trovato. Diamogli tempo". Infine su Leclerc: "Il pilota c’è, è la macchina che manca. Altrimenti come farebbe nelle qualifiche ad arrivare così vicino alla Red Bull?".
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