Ocon sulla tragedia sfiorata: «Arrivavo a 300 all'ora, in pit c'erano persone e barriere...»
30/04/2023 17:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Si parla molto di sicurezza all'interno del mondo della Formula Uno. Discussioni sacrosante su un tema assai delicato in uno degli sport più pericolosi al mondo. Discussioni che però, talvolta, assumono tratti comici nei momenti in cui, in nome della sicurezza estrema di piloti e addetti ai lavori, si vanno a toccare aspetti secondari come i festeggiamenti in pista o l'abbigliamento intimo dei piloti.

Discussioni sulla sicurezza che invece, alle volte, si scontrano con comportamenti da parte degli organizzatori dei GP in totale contrapposizione a quanto teorizzato, che al contrario si rivelano totalmente improntati al rischio. Tra questi, esempio lampante è quanto accaduto nel corso del GP del Gran Premio d'Azerbaijan quando, oggettivamente, si è sfiorata la tragedia in pit lane.

Di fatto, durante l'ultimo giro di gara, alcuni fotografi e membri del personale FIA si sono assembrati sotto al podio per preparare i festeggiamenti del dopo gara. Ma, ciò che a queste persone è sfuggito, e che la gara non si era ancora conclusa ed in quel momento (cruciale per la riuscita della tattica di gara) Esteban Ocon stava rientrando in pit lane per effettuare la sosta obbligatoria.

Il francese dell'Alpine, infatti, non aveva effettuato il pit in regime di Safety Car come gli altri piloti (essendo partito con le gomme hard) e per questo aveva atteso quanto più possibile prima di pittare, sperando magari nella pioggia o in una neutralizzazione per perdere il minor numero di posizioni possibili. Una strategia che lo ha portato a transitare in corsia box all'ultimo giro di gara e, nel farlo, si è imbattuto in una schiera di persone all'interno della fast lane della corsia box.

Una situazione estremamente pericolosa che, senza esagerazioni, poteva sfociare in una tragedia, evitata sia dalla ridotta velocità della A523 di Ocon, con limitatore inserito, e dalla solerzia degli "ospiti indesiderati" nello spostarsi al sopraggiungere delle vettura. Una tragedia sfiorata che, fortunatamente, è costata solamente pochi secondi ad Ocon e che, come inevitabile che fosse, ha portato la FIA ad aprire un'indagine sull'accaduto.

Accaduto che lo stesso Ocon ha analizzato al termine della sua gara, appena giunto al ring delle interviste. Un commento con cui il francese ha espresso tutta la sua incredulità sull'accaduto.

"Non capisco cosa è successo, perché si prepara in quel modo il podio mentre la gara è ancora in corso, con della gente in pit lane".

Episodio, già verificatosi in passato, su cui sarà necessario parlare ed intervenire quanto prima visto che, come lo stesso Esteban ha sottolineato, le velocità non sono di poco conto ed i rischi non sottovalutabili.

"Sono arrivato a trecento all'ora, poi ho frenato all'ultimo momento. Davanti a me c'era molta gente, c'erano le battere. Non capisco, ma sono cose che non vogliamo vedere. Dobbiamo parlarne al più presto".

Foto copertina media.alpinecars.com

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