È stato un fine settimana, dopo una serie di mesi turbolenti, quello vissuto dalla Alpine in Belgio. Un weekend nel corso del quale, a differenza di quanto logica e la storia suggerisca, l'azienda ha ufficializzato il licenziamento di alcune figure apicali della scuderia di F1, ovvero del team principal, Otmar Szafnauer, dello storico direttore sportivo, Alan Permane e del direttore tecnico Pat Fry.
Un annuncio che, come detto, ha colto di sorpresa l'intero paddock della Formula Uno e non solo, sia per la portata che per la tempistica scelta. Una mossa che, inevitabilmente, ha avviato un susseguirsi di voci, nelle ore successive, in merito ai possibili sostituti delle figure chiave della squadra della galassia Renault e che hanno coinvolto anche l'ex team principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto.
L'ingegnere nativo di Losanna infatti, rimasto a casa dopo le dimissioni dello scorso 31 dicembre da Maranello, è stato da più parti indicato come possibile sostituto di Otmar Szafnauer (ex boss Alpine, arrivato nel 2022 dall'Aston Martin). Voci che, a ben vedere, potrebbero anche trovare delle conferme dal recente avvistamento di Binotto nel paddock del Gran Premio di Gran Bretagna.
Voci di cui, su 'Motorsport.com', sono state analizzate da Franco Nugnes che, oltre a fare il punto della situazione sulla rivoluzione voluta da Luca de Meo, ha anche sviscerato le possibili ripercussioni che il possibile arrivo di Binotto in Francia potrebbe avere sul futuro della Scuderia Ferrari.
"L’Alpine ha decapitato i suoi vertici: fuori Szafnauer, Permane e Fry, dopo che era stato fatto fuori l’AD del marchio, Laurent Rossi per fare posto a Philippe Krief. [...] È stato Luca De Meo, presidente e CEO del Gruppo Renault, a propiziare lo sconquasso all’interno di una squadra che in F1 non sembra capace di crescere, ma anzi sta perdendo competitività. [...] Un vero disastro rispetto alle aspettative che prevedevano una graduale avvicinamento ai top team".
Una rivoluzione che, per ora, ha portato Bruno Famin a ricoprire il ruolo di team principal del team ma che, con tutta probabilità, porterà aa definizione di nuove figure di vertice nei prossimi mesi per dare una svolta al team già a partire dal 2024.
"I modi non sono piaciuti e hanno intimorito quelli che dovrebbero essere chiamati alla “ricostruzione”. [...] C'è grande curiosità per sapere chi sarà chiamato al timone della squadra. Bruno Famin [...] ha l’esperienza per ridisegnare le strutture di Viry Chatillon e Enstone, [...] ha assunto ad interim il ruolo di team principal che presto verrà dato a chi dovrà iniziare il nuovo corso, visto che il transalpino dovrà occuparsi sia del debutto di Alpine nel WEC nel 2024 e poi nella Dakar dal 2025".
Nuovo team principal, al posto di Famin, che si dice potrebbe essere Mattia Binotto, in cima alla lista di De Meo che, con la sua possibile nomina, potrebbe convincere una serie di tecnici (specie motoristi), ad oggi i forze alla Ferrari, a seguirlo nella sua nuova avventura in Alpine, team alla ricerca di professionisti per far progredire la sua PU.
"Il primo nome [...] è quello di Mattia Binotto. [...] Non dovrebbe stupire se Binotto dovesse trovare casa in Alpine all’inizio del prossimo anno, quando si sarà concluso il gardening dopo aver lasciato la Ferrari e vale a dire all’inizio del 2024. E le voci insistenti che Mattia possa diventare il team principal del team blu dovrebbero agitare Maranello [...]: negli ambienti vicini al Cavallino si sussurra che dal reparto motori diretto da Enrico Gualtieri potrebbe muoversi un manipolo di ingegneri".
Tecnici ferraristi che, almeno da quanto trapelato sinora, non dovrebbero essere nomi di spicco, come Zimmermann o Gualtieri, ma comunque uomini dal valore non trascurabile che, con un loro addio a Maranello, andrebbero a creare delle mancanze nel team di Fred Vasseur e a rafforzare un team, ad oggi, diretto rivale.
"Non dovrebbero fare parte della partita né il capo del reparto, Enrico Gualtieri, coinvolto nella definizione della rossa del prossimo anno, né Wolf Zimmermann che è il capo progetto dell’unità 2026. Ma attorno ai due perni del Cavallino potrebbero esserci importanti movimenti. Si parla di offerte economiche molto vantaggiose, che potrebbero spingere alcuni esponenti della Scuderia ad andare a Parigi…".
Foto copertina twitter.com
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