Mancano poche ore all’azione in pista a Monza. Come sempre le scuderie assemblano le monoposto e le preparano per la “display car procedure” mostrando alcuni componenti fuori dai box.
I primi scatti del solito puntualissimo Albert Fabrega, mostrano ali a basso carico per tutti, ma anche la scelta di alcune scuderie di differenziare l'ala posteriore tra i due piloti per effettuare test comparativi nelle FP1.
Nel "Tempio della velocità" vedremo ovviamente le configurazioni alari più scariche della stagione per favorire la velocità massima riducendo la resistenza aerodinamica. La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono però altri due fattori fondamentali per evitare eccessivo stress sugli pneumatici e quindi servirà comunque un minimo di compromesso anche per affrontare le curve veloci come la Parabolica (intitolata a Michele Alboreto) e la Curva Grande senza perdere troppo tempo.
Da un primo rapido confronto sembra che la Ferrari abbia le ali più scariche, mentre McLaren, Alpine, Aston Martin e Red Bull abbiano scelto soluzioni dal medio-basso carico.
La Ferrari porta a Monza un'ala posteriore dal bassissimo carico con un profilo inferiore sottile e quasi parallelo al suolo, ancora di più di quello visto a Baku.
Anche l'ala anteriore della Rossa subisce delle modifiche alla ricerca del giusto bilanciamento aerodinamico (che è mancato a Zandvoort), e possiamo vedere un grande taglio nell'elemento superiore per ridurre il carico.
La McLaren, da quando ha introdotto il nuovo pacchetto aerodinamico in Austria, sarà impegnata per la prima volta in un circuito dal bassissimo carico e probabilmente per questo ha la necessità di raccogliere dati effettuando test comparativi tra due differenti soluzioni sulle macchine dei suoi piloti.
Lavoro simile per Red Bull che sulla RB19 di Perez proverà un'ala con un taglio che ne riduce il carico.
Ricordiamo che la FIA dovrebbe introdurre a Singapore una nuova direttiva (TD018) atta a limitare la flessibilità delle ali e sta già monitorando con attenzione tutte le deformazioni. Vedremo se le scuderie inizieranno a testare già in questo weekend soluzioni più "rigide", in termini di punti di attacco e materiali.
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