Prima di focalizzarci sulle simulazioni di passo gara che i piloti hanno condotto nel corso delle seconde libere, bisogna prima andare a fare una precisazione in merito alle gomme portate in pista dalla Pirelli. Rispetto al 2023, il marchio della P Lunga ha deciso di portare delle specifiche di uno step più morbide andando ad utilizzare le mescole C3 come Hard, C4 Medium e C5 Soft (lo scorso anno erano state messe a disposizione C2, C3 e C4). Questo ovviamente, oltre a portare un consistente abbassamento dei tempi in qualifica, potrebbe causare un diverso scenario alla domenica in termini di strategie di gara. Di quelle però parleremo più avanti nel corso del weekend.
Per quanto riguarda le performance viste oggi, possiamo affermare che la Ferrari è sembrata consistente in tutte le condizioni, primo e terzo tempo in simulazione di qualifica e ritmo costante durante il passo gara. Verstappen solo secondo per quanto concerne la prestazione pura, non è riuscito ad effettuare un numero di giri sufficientemente elevato per permettere di fare una corretta valutazione del ritmo in vista di domenica.
Il motivo della sua assenza? Sul finale delle PL1, Max è stato autore di un’uscita di pista in cui ha riportato dei danni al fondo. I meccanici Red Bull sono stati costretti ad effettuare una sostituzione, terminata quasi a metà della seconda sessione, lasciando così all’olandese circa 40 minuti di tempo per completare il programma. La RB20 non sembra ancora essere a proprio agio sul tracciato dell’Albert Park, ma c’è ancora un giorno di tempo per sistemare le cose. Intanto Ferrari e McLaren si sono mostrate alquanto competitive. Andiamo a vedere nel dettaglio.
Se fossimo stati realmente in gara, Piastri avrebbe messo a segno il giro più veloce in 1’22’’319 con gomme Medie, tempo che è riuscito a migliorare ulteriormente mettendo le Soft (1’21’’421, che però non andremo a considerare nel ritmo complessivo perché risultata una mescola poco utilizzata dagli altri concorrenti). Oscar avrebbe mostrato un ritmo molto competitivo se non fosse per alcuni giri sopra l’1’24’’ a rovinargli la media. Più costante il compagno Norris, capace anche lui di un buon ritmo, pari a quello del compagno.
Chi ha impressionato di più in termini di media è però Leclerc. Capace di una costanza impressionante che lo avrebbe messo in condizioni, almeno oggi, di lottare per la vittoria. La Red Bull sembra essersi nascosta. Verstappen ha girato poco, mentre Perez dopo aver iniziato lo stint mantenendo un bel passo è andato su con i tempi rovinando la media nel finale. Il messicano ha trovato traffico in alcune circostanze ed in altre potrebbe aver alzato il piede. Resta da vedere se di proposito o no, potrebbe essersi trattato anche di un bluff. Detto ciò non ci si può fidare del team campione del mondo in carica.
La Mercedes invece è stata la squadra più in difficoltà, anche l’Aston Martin è andata meglio, soprattutto con Stroll, il che la dice lunga sul potenziale di Alonso in vista del proseguo del weekend. Fernando ha condiviso la stessa sorte di Verstappen. I meccanici dovendosi sbrigare per metterli in condizione di girare in pista potrebbero aver sostituito il fondo senza essere troppo precisi sulle regolazioni di set-up. Questo spiegherebbe molte cose sia lato Aston Martin che Red Bull. Tornando alla Mercedes, il team è stato autore di un vero e proprio flop. La casa di Stoccarda ha già fatto sapere durante le PL2 di aver preso la direzione sbagliata in termini di regolazioni tra PL1 e PL2. Il che pone su Russell e Hamilton un grande punto interrogativo che andremo a togliere soltanto domenica. L’ordine gerarchico ipotizzato nella tabella riguardante il passo gara deriva dalle considerazioni appena fatte.
La Ferrari sembra essere competitiva sia in qualifica che gara. Con questi presupposti, se esiste un GP in cui poter battere Verstappen potrebbe essere proprio questo. Lo ripetiamo, mai dare per vinta la Red Bull, però a Melbourne è difficile compiere sorpassi e se Rossa dovesse battere le due RB20 in qualifica, allora non ci sarebbe nessun motivo per non sognare almeno un pochino.
1. Il numero tra parentesi accanto alle mescole indica i giri percorsi sul set scelto dal pilota prima di iniziare lo stint.
2. I tempi contornati di viola indicano il miglior riferimento assoluto per tipologia di gomma.
3. I tempi contornati di verde indicano il miglior tempo ottenuto dal pilota in quel determinato stint.
4. I tempi contornati di arancione sono esclusi dal calcolo del ''ritmo medio'' perché considerati eccessivamente alti o poco indicativi.
5. Nella sezione ''ritmo medio'', il tempo contornato di viola indica il conducente più rapido.
Foto: X, Ferrari
Tabella completa dei tempi delle Prove libere 2 del Gran Premio d'Australia 2024
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