Alexander Albon, dopo l'incidente avvenuto a Melbourne tre settimane fa, è stato protagonista di un altro botto a Suzuka che ha messo fuori uso anche il secondo telaio Williams. Negli ultimi giorni si è parlato molto dei problemi che la scuderia britannica sta avendo in quest'inizio di stagione. Il team di Groove sarebbe infatti sprovvisto della "monoposto di riserva", tanto che in Australia Sargeant è stato costretto a cedere la sua macchina al thailandese, e in Giappone ha poi corso con la vettura di Albon riparata in fabbrica.
La corsa contro il tempo è però ricominciata subito visto che, al primo giro di gara, Albon, in seguito ad un contatto con Daniel Ricciardo, è finito pesantemente a muro rompendo così anche l'unica scocca rimasta integra. Come riportato da motorsport, i meccanici hanno infatti trovato una crepa sulla parte frontale destra del telaio e l'hanno inviata immediatamente in Inghilterra per la riparazione.
Il tempo dovrebbe essere sufficiente per far si che in Cina il team abbia entrambe le monoposto operative ma, al termine della corsa di Suzuka, Albon ha comunque dichiarato: "Ho immediatamente pensato alla nostra situazione legata ai pezzi di ricambio e ai nostri telai, anche prima che finissi per sbattere contro il muro. Questo incidente è esattamente ciò che non ci serviva".
Stando a quanto affermato dal team principal della Williams, James Vowles, la scocca di scorta non sarà pronta prima del Gran Premio di Miami e proprio per questo motivo la scuderia britannica dovrà ancora fare gli straordinari e stringere i denti per un altro paio di settimane: "Il terzo telaio, al momento non sarà con noi almeno sino a Miami. Insomma, fra diverse settimane. In termini di scocca, se investi tutte le tue risorse a tua disposizione, ci possono volere 8-10 settimane per realizzarlo. Per fare i primi due, invece, ci vuole più tempo perché bisogna abituarsi al processo di realizzazione".
"Chiaramente non abbiamo l'intera organizzazione che lavora solo su questo, ma lavoriamo contemporaneamente sui ricambi e sugli aggiornamenti, cercando di ottenere i volumi di produzione. Nel nostro caso specifico non abbiamo mai avuto l'intenzione di essere qui senza il telaio di scorta. La nostra intenzione era averlo, eccome".
"Il problema è dovuto a un sovraccarico di sistema, alla complessità della vettura e alla quantità di lavoro che stavamo cercando di portare avanti. In termini di complessità è enorme".
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