Lewis Hamilton non è un pilota qualunque. Non solo perché con i sette mondiali conquistati è il pilota più titolato assieme a Michael Schumacher, ma soprattutto perché ha tantissimi interesse che coltiva sia dentro che fuori dalla Formula 1. Oltre alle corse e alla moda, il britannico ha istituito assieme alla Mercedes, un’associazione chiamata ‘’Mission 44’’ volta ad aiutare i giovani a costruirsi un futuro più giusto ed inclusivo.
“Ogni persona merita di avere la possibilità di crescere e prosperare indipendentemente dal suo background’’, afferma lo slogan di ‘’Mission 44’’. Il passaggio dalla Mercedes alla Ferrari nel 2025 non impedirà a Hamilton di proseguire nelle sue battaglie.
Il 39enne infatti, in una dichiarazione riportata da ‘F1i.com’ ha affermato che il suo impegno non solo proseguirà, ma andrà a coinvolgere anche la squadra di Maranello: “Abbiamo già avuto delle discussioni con il presidente John Elkann. La Ferrari svolge già un lavoro abbastanza filantropico, assieme a Mission 44 cercheremo di interagire maggiormente con i suoi programmi cercando di migliorare ulteriormente quanto stanno facendo”.
“C’è molto che possiamo fare dentro e fuori dal mondo della Formula 1. Cercheremo di volgere lo sguardo all’esterno e questo sarà molto emozionante”, ha dichiarato il nativo di Stevenage.

Sapendo ciò ora sorge spontanea una domanda. Quando Hamilton chiese un’auto nera per scuotere gli animi delle persone, dal momento che è un fermo sostenitore del movimento ‘BlackLivesBetter’, la Mercedes non ebbe alcuna esitazione ad assecondarlo.
La Ferrari potrebbe fare lo stesso? Difficile, pressochè impossibile. Non tanto per la mentalità, perché di fatto sarà comunque molto attiva nelle attività che vorrà svolgere Lewis, ma più che altro per ragioni legate al marketing.
Una realtà con cui Hamilton ha già fatto i conti dal momento che a debita domanda risponde: “E’ passato ancora poco tempo dall’ultima volta che ho guidato un’auto nera, quindi non spingerò per tornare a farlo troppo presto”, ha concluso.
Con l'arrivo di Lewis a Maranello abbiamo imparato che nulla è impossibile nella vita. Tendenzialmente, per i motivi già detti, escluderemmo l'eventualità che possa verificarsi la circostanza per cui la Ferrari decida di colorare di nero le sue auto. Per ora, ci limitiamo a riprendere le parole del pilota e dire che è troppo presto.
Foto copertina: X, Mercedes; foto interna: X, Mercedes
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