Oliver Bearman ed Andrea Kimi Antonelli saranno piloti di Formula 1 nel 2025: il primo è già stato annunciato dalla Haas, mentre il secondo sarà confermato presto - forse già nel corso di questo weekend - in Mercedes.
Nel corso della loro carriera nelle categorie propeteudiche hanno senza dubbio dimostrato tutto il loro talento, confermandosi delle ottime promesse per il futuro.
Eppure, per avere successo nella classe regina non basta essere talentuosi; anzi, con molta probabilità, è tra i requisiti necessari ma non decisivi.
Per estrarre il massimo della prestazione dalle monoposto, infatti, occorrono altre qualità; come ottimizzare il set-up insieme agli ingegneri, gestire la pressione e prendere le decisioni giuste al momento giusto: solo così si massimizza il risultato ogni fine settimana.
Oltre al talento, visibile ad occhio nudo, i due giovani prospetti hanno dimostrato di avere anche queste caratteristiche? Cerchiamo di capirlo insieme.
Kimi si è sempre dimostrato un pilota veloce, ma anche maturo; capace di essere costante nel tempo e sempre molto concreto.
Bearman, d'altro canto, è diventato campione "soltanto" in due categorie propedeutiche (Formula 4 italiana e Formula 4 ADAC nel 2021).
Eppure al momento del bisogno e della grande occasione - ovvero a Jeddah, alla guida della Ferrari - si è fatto trovare pronto, mancando il Q3 per una questione di millesimi e terminando la gara a punti; pur avendo disputato una sola sessione di prove libere.
Nel corso di questa stagione, nonostante le evidenti difficoltà della Prema, non sono mancati lampi di caratura notevole.
Per il giovane del programma Mercedes, infatti, sono arrivati ben due successi (uno in gara Sprint e l'altro in quella Feature); mentre il britannico ha conquistato una pole position e una vittoria in gara Sprint.
Insomma, c'è poco da discutere sul fatto che Andrea Kimi Antonelli ed Oliver Bearman siano due dei piloti più promettenti in circolazione.
La classifica attuale di Formula 2 - che li vede rispettivamente in settima e quindicesima posizione - non gli rende giustizia: talenti del loro calibro meritano di sbarcare nella classe regina, sono pronti per farlo; e col tempo lo dimostreranno anche ai più scettici.
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