ESCLUSIVA - Isola teme il vento: «Non bisogna pensare solo alla sabbia, ma anche all'aerodinamica»
22/08/2024 17:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nel corso di questo fresco e ventoso giovedì, Mario Isola, direttore motorsport della Pirelli, ha gentilmente concesso a Formula1.it un’intervista all’interno del proprio motorhome. Sono tanti i temi che abbiamo affrontato assieme, ma prima di tutto la nostra attenzione si è concentrata sul weekend che la Formula 1 si sta preparando ad fronteggiare.

A Zandvoort le temperature sono abbastanza basse (massime attorno a poco più di 20°C), per cui la prima domanda che gli abbiamo posto ha riguardato le mescole che i team avrebbero maggiormente privilegiato nel corso del fine settimana, dato che per il GP d’Olanda si è deciso di portare la Hard C1, Medium C2 e Soft C3. La nomination più dura.

“Il giorno più freddo dovrebbe essere domenica, e bisognerà tenere in considerazione il fatto che sabato potrebbe piovere”, ha esordito il manager della Pirelli. “Detto questo le mescole che i team andranno ad utilizzare domani sarà funzione di ciò che vogliono conservare per la gara. Con le temperature più fredde sappiamo che la C1 potrebbe fare un po’ più di fatica nel warm-up, quindi la gara potrebbe svolgersi con una preferenza di C2 e C3”.

Il vento preoccupa Isola e non solo per la sabbia che porterà in pista

Fortunatamente il circuito è stato trovato in ottime condizioni dal punto di vista dell’asfalto. Aspetto che non guasta dal momento che i piloti si troveranno a fare molta fatica nel gestire gli effetti nocivi del forte vento che potrebbe sollevare la sabbia e contribuire a sporcare il tracciato in tutte le giornate previste dall’evento:La pista è in buone condizioni di rugosità e di grip. Anche abbastanza gommata. Il discorso sabbia però è sicuramente da tener presente”, risponde Isola non nascondendo qualche pensiero a riguardo.

GP Olanda 2024, Zandvoort

Le preoccupazioni sono in primo luogo per il comportamento dell’asfalto durante la manifestazione, ma anche e soprattutto per l’intensità del vento che oltre al comportamento delle gomme potrebbe mettere in crisi l’aerodinamica delle vetture. Ricordiamo molto sensibili a questo agente atmosferico: “In una situazione normale mi aspetterei una certa evoluzione della pista, ma con la sabbia la situazione potrebbe anche essere più instabile. Potrebbe esserci una sorta di reset difficile da prevedere che ti riporta un po’ indietro a livello di grip. Il vento purtroppo dovrebbe essere presente in tutte le giornate del weekend con raffiche che potrebbero toccare punte di velocità anche maggiori ai 70 km/h. A quel punto più che la gomma potrebbe essere l’aerodinamica ad andare in crisi'”.

Guardando poi alla gara, Isola ha concluso facendo un’anticipazione su quelle che potrebbero essere le strategie che vedremo domenica: “È un circuito in cui non si perde tantissimo tempo nei pit stop, stiamo sui 22 secondi. Questo potrà consentire a qualcuno anche di provare delle tattiche a due soste, ma siccome si tratta di un tracciato in cui ci sono delle difficoltà nel compiere sorpassi, la tendenza potrebbe essere quella di far durare di più la gomma e fare una sosta singola”.


Foto e intervista di Marco Sassara di Formula1.it

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