In Red Bull tutti attendevano che le prestazioni di Perez potessero tornare a decollare nel corso della stagione 2024, specie dopo il rinnovo. Invece, pian piano, si sta andando verso una situazione che non ci saremmo mai aspettati. Non è Checo che si sta avvicinando a Verstappen, ma piuttosto è Max che si sta avvicinando a Perez. Il sesto e ottavo posto conquistati dalla scuderia austriaca a Monza potrebbero essere stati un fatto eccezionale, soprattutto per l’olandese, ma il trend parla chiaro. La Red Bull è in calo e non è sbagliato pensare che se i tecnici non riuscissero a raddrizzare presto la situazione, il livello di competitività comparata alle altre squadre possa subire un’ulteriore flessione nel finale di stagione.
Mika Hakkinen, nella sua consueta analisi pubblicata su ‘Unibet’ non è andato per il sottile, scaricando gran parte della responsabilità su Perez: “I piloti che guidano per la stessa squadra sono naturalmente in competizione tra loro prima di iniziare a confrontarsi con gli altri avversari. Il divario tra Sergio e Max sta aumentando costantemente”, riporta ‘GPBlog.com’.
Questo, oltre a causare un deficit in termini di punti per la squadra in chiave costruttori, secondo il due volte campione del mondo comporta un ulteriore dispendio di energia per i tecnici dal momento che “Non riescono ad ottenere le corrette informazioni da entrambe le auto e questo non permette loro di sviluppare l’auto il più velocemente possibile”.
“Certe mancanze da parte di Perez stanno avendo un’influenza diretta sul successo della squadra. In modo negativo. È in Red Bull da molto tempo. Ha potuto studiare il modo in cui poter arrivare ad essere il numero uno e non c’è riuscito. Con questo non voglio dire che non è un pilota di talento, però non è riuscito a raggiungere il livello tale da permettergli di eguagliare Verstappen e fornire alla squadra le indicazioni da poter costruire un team vincente”, conclude Mika Hakkinen.
Foto: Red Bull Racing
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