Il weekend della Ferrari a Singapore si può riassumere con l'espressione ideale per descrivere l'intero 2024 della Rossa: pieno di alti e bassi.
Al venerdì, infatti, le alte aspettative sembravano aver trovato conferma nella prestazione della SF-24, poi regredita il sabato.
Già nelle Prove Libere 3 la monoposto sembrava aver perso lo smalto iniziale, ma la sessione di qualifica è stata estremamente negativa: Carlos Sainz ha impattato contro le barriere nel suo giro di lancio, mentre Charles Leclerc ha commesso un errore (causato da temperature troppo basse delle gomme), che lo ha portato a infrangere i limiti della pista.
Risultato? Dalla possibilità di partire in prima fila, entrambe le Ferrari si sono trovate nella condizione di scattare dalla quinta. E la gara ne ha inevitabilmente risentito.
Il tracciato cittadino di Marina Bay è ben noto per non favorire i sorpassi, e la squadra di Maranello se ne è resa conto ben presto.
L'unico modo per risalire la china era differenziare la strategia, non solo tra i due piloti della Rossa, ma soprattutto rispetto agli avversari: Sainz ha effettuato il pit stop in maniera anticipata, mentre Leclerc lo ha ritardato il più possibile.
Grazie a questa diversa interpretazione della gara, le due Ferrari sono risalite fino alla quinta e settima posizione; ma il passo era da vittoria, o quantomeno da podio.
Il grafico sottostante riporta l'andamento dei tempi di Charles Leclerc (linea rossa) nello stint con gomma dura, a confronto con quelli di Verstappen (linea blu) e Norris (linea arancione).
Cosa si evince dallo stesso? Semplicemente una conclusione: il ritmo del monegasco è stato mediamente più veloce dei rivali di qualche millesimo.
Chiaramente vanno considerate tutte le variabili: Leclerc ha dovuto effettuare diversi sorpassi, che lo hanno senza dubbio rallentato, ma aveva anche delle coperture più prestazionali, poiché meno usurate.
Dunque possiamo dire che i due fattori si contrappongono a tal punto da equilibrarsi, creando così un confronto più alla pari.
Insomma, questione di millesimi o meno, una cosa è certa: la Ferrari avrebbe avuto la possibilità di lottare per la vittoria se "solo" fosse partita dalla pole position, o quantomeno dalla prima fila.
Invece, per un motivo o per un altro, per un errore o per un altro, l'occasione di trionfare a Singapore non è stata colta. Quante altre ce ne saranno da qui a fine stagione? Non ci resta che attendere per scoprirlo.
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