GP Las Vegas - Analisi strategie: «Sveglia» Ferrari, è troppo presto per i regali di Natale
24/11/2024 13:20:00 Tempo di lettura: 11 minuti

La gara sul circuito di Las Vegas è stata molto emozionante e non ha dato un attimo di respiro a nessuno. Tanti pit stop e sorpassi dettati dal graining e da un alto degrado delle gomme, soprattutto delle Medie nella prima parte di gara. Si sapeva da ieri che saremmo andati incontro ad uno scenario simile. Con il tracciato reso green dalla riapertura delle strade al traffico cittadino nella giornata tra sabato e domenica e con le basse temperature, era impossibile che ciò non accadesse.

Per questa ragione vi avevamo già detto che saremmo andati verso una gara più a due soste che non a una come suggeriva invece Pirelli. Le squadre ci avevano visto lungo conservando due set di mescola Hard C3. La gomma bianca si è comportata senz’altro meglio della C4. Eppure, i piloti che hanno optato per il suo utilizzo nei primi giri, anche se hanno avuto un vantaggio sugli altri, hanno poi dovuto virare su due soste a causa del graining, inevitabile pure su questo tipo di compound.

Abbiamo dovuto attendere l’ultima parte del GP perché la dura potesse esprimere appieno il suo potenziale. La pista si è gommata e nonostante i 17°C d’asfalto (dato più alto del weekend) i piloti sono riusciti a gestire molto meglio la C3 nel finale. I tempi sono diventati competitivi e costanti sulla distanza di stint maggiori di 20 giri.

Recap strategico

Prima di parlare degli errori, o forse sarebbe meglio dire orrori (citando una mia professoressa degli anni che furono), commessi dalla Ferrari oggi, andiamo a fare un piccolo recap delle strategie utilizzate dai piloti in gara.

La tattica vincente utilizzata da Russell e andata decisamente per la maggiore è stata la Medium-Hard-Hard messa in atto da George, da Hamilton, Sainz, Leclerc, Verstappen, Piastri, Hulkenberg, Tsunoda, Zhou, Stroll Lawson. Anche Norris avrebbe potuto concludere adoperando la stessa soluzione, ma decide poi di effettuare la terza sosta per montare la Soft all’ultimo momento utile per ottenere il punto addizionale dato dal giro veloce: 1’34’’874 che diventa anche il nuovo record del circuito in gara (Piastri nel 2023 aveva girato in 1’35’’490).

GP Las Vegas 2024, strategie

Perez riesce a risalire dalla P16 fino alla P10 mediante una strategia Hard-Medium-Hard (forse suo il sorpasso più bello del GP quando riesce ad avere la meglio di Magnussen e Lawson in un sol colpo). Sulla stessa tattica anche Colapinto e Bottas. Alonso chiude fuori dai punti decidendo di andare su S-H-H, cosa che lo obbligherà a una prima sosta molto anticipata nel corso della 4° tornata. I punti erano possibili per lo spagnolo, se fosse partito con la Media forse ci sarebbe riuscito. Infine abbiamo avuto Ocon su M-H-S e Magnussen sull’unica sosta Medium-Hard. Il danese della Haas parte 12° e termina 12°. Hulkenberg su due soste oltre a chiudere a punti, è riuscito anche a superare Tsunoda, qualificatosi meglio del tedesco nella giornata di sabato (venerdì a Las Vegas). A questi vanno aggiunti i due ritiri, avvenuti per ragioni tecniche, di Gasly e Albon.

La Ferrari continua a fare troppi errori, muretto assente

La SF-24 il potenziale per vincere la gara lo aveva, almeno la velocità c’era. Lo ha dimostrato Leclerc che per tantissimi giri si è conteso con Hamilton il ruolo di pilota più veloce in pista. Purtroppo però ci sono diverse cose che non hanno funzionato in Ferrari.

L’unica cosa giusta è stata la partenza. Al via Leclerc riesce a superare subito Gasly e Sainz mettendosi in coda a Russell. Entrambe le rosse virtualmente a podio e all’inseguimento della Mercedes numero 63.

  • Il primo errore lo commette Charles. Il monegasco si fa prendere dalla foga. Ha ritmo su gomme Medie C4 e si disinteressa della gestione gomma. Prova ad attaccare Russell, ma al quarto giro, durante un tentativo finisce un po’ lungo, episodio che andrà a pregiudicare tutto il ritmo del primo stint. Da quell’errore in poi (dove forse le mescole hanno perso temperatura), il passo viene meno e arrivano i primi sintomi del graining. Il pilota perde il treno Russell e viene messo sotto pressione da Carlos. Quando poi la situazione diventa irrecuperabile, viene superato sia da Sainz che da Verstappen (la Ferrari avrebbe potuto e dovuto gestire meglio i piloti nella circostanza, e non solo in questa).
  • Il secondo errore lo commette il muretto che impiega troppo a decidere di richiamare il pilota ai box. Quando Charles effettua il cambio gomme al 10° giro, poco prima di entrare in pit lane aveva accumulato un ritardo di 10’’ rispetto a Russell.

Tralasciando questo aspetto, la Ferrari ha fatto fatica a gestire il ritmo su gomme Medie anche con Sainz. Russell è l’unico che al nono passaggio riusciva ancora a girare in 1’38’’basso. Sainz faceva 1’39’’5, Verstappen 1’39’’0, Leclerc invece 1’41’’8, Norris 1’40’’5.

GP Las Vegas, Pirelli

Il calo arriva improvviso anche per quanto riguarda Carlos. Il quale rientrerà ai box all’11° passaggio dopo aver girato in 1’40’’5. Tutti secondi regalati a Russell. Nel primo stint iniziano le scaramucce tra Sainz e Leclerc. Nella circostanza però, lo spagnolo ne aveva di più. La Ferrari doveva intervenire e permettergli di prendersi la posizione su Charles provando a mantenere il contatto con George.

Il secondo stint è molto più complesso. Sainz spinge sin da subito, mentre Charles decide di adottare un approccio più cauto e restare in coda al compagno. Russell è ormai distante, Gli errori commessi nel primo stint hanno permesso a Verstappen di prendersi la posizione sul duo Ferrari, che però malgrado il traffico riesce a mantenere la posizione almeno su Hamilton, che dopo la sosta si ritrova in P5.

  • Lewis e Charles si spingono a vicenda e si fanno sotto a Carlos in crisi di gomme. Nel corso del 25° giro Sainz, Charles e Hamilton sono racchiusi in meno di 2’’. Leclerc è più veloce del compagno, ma lo spagnolo non lo fa passare (altro errore di gestione piloti da parte del muretto). Sainz si deciderà a lasciare campo libero soltanto al 28° giro.

GP Las Vegas 2024, temperature Pirelli

  • Non appena accade questo, Verstappen che ha 2’’5 sul monegasco, decide di andare ai box. Sainz (in crisi di gomme) prova a seguire Max, ma proprio dopo aver imboccato la pit lane gli viene ordinato via radio di restare fuori. Questo è il quarto errore della Ferrari. Gli uomini, nonostante Carlos stia lottando con le gomme da diversi giri, non è pronta per il pit stop e così lo spagnolo è costretto a fare una manovra che la FIA, per sua fortuna, ha scelto di non sanzionare considerando il taglio della linea bianca come un track-limits (decisione molto strana, la prima dell’era Rui Marques, il nuovo direttore di gara chiamato a sostituire Niels Wittich).

Errore abbastanza grave per un team in lotta per il campionato costruttori. Sainz non le ha mandate a dire ai suoi uomini: “Cosa è successo ragazzi?”, “Non eravamo pronti la risposta del muretto. Dura la replica di Carlos: “Sveglia ragazzi! Andiamo!”.

GP Las Vegas, sfottò Ferrari

La Ferrari si becca anche uno sfottò social da parte dei collegi di ‘RacingNews365.com’.

  • Come dimostrerà Hamilton era quello il momento esatto per fare il pit stop. Lewis riesce a sfruttare subito le Hard, supera Max e conquista la seconda posizione chiudendo la gara a 7’’ dal compagno. Una gara magistrale della Mercedes e di Hamilton che ricordiamo, è partito 10°. L’errata chiamata è stato dunque il quinto errore per la Ferrari.
  •  Leclerc, inoltre, nell’ultimo stint era molto più veloce di Sainz, ma purtroppo non riesce ad esprimersi perché la Ferrari effettua un cambio gomme troppo tardivo che lo spedirà ancora alle spalle del compagno. Carlos decide di bloccarlo. L'ennesimo episodio di un confronto non necessario durato per tutta la gara (sesto e settimo errore in un colpo solo!? Ormai abbiamo perso il conto)

Assieme i due riusciranno a superare Verstappen. Sainz salirà sul podio e Leclerc giungerà quarto al traguardo. La sensazione però è che le cose sarebbero potute andare molto diversamente oggi. La Mercedes era davvero competitiva, ma con qualche errore in meno, la Ferrari avrebbe potuto conquistare tranquillamente almeno un doppio podio. Se fosse stata perfetta avrebbe anche potuto vincere, ma oggi è stata ben lungi dall’esserlo. Saranno dei giorni in cui bisognerà analizzare gli errori commessi al muretto tra pit stop e gestione piloti.

In Ferrari è già arrivato Natale

Forse in Ferrari è già arrivato Natale e ha iniziato a consegnare i regali. La McLaren ringrazia. Il ritmo non c’era e aver perso solamente 12 punti in un weekend simile profuma come una vittoria dal momento che quelle del Qatar e Abu Dhabi dovrebbero essere due piste più adatte alle caratteristiche della vettura papaya. 


Classifica costruttori

1. McLaren 608 pt

2. Ferrari 584 pt

3. Red Bull 555 pt

4. Mercedes 425 pt


Foto copertina: X,Ferrari, Foto interne: Pirelli

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