ESCLUSIVA - Vicky Piria: «Vi racconto la mia vita tra gare e Tv. Pronta per un 2025 pazzeco»
In attesa di vivere e raccontare una nuova stagione di F1, dopo aver chiuso un esaltante 2024, Vicky Piria ci ha concesso un'intervista esclusiva, parlando della suo "debutto" come conduttrice TV ma anche di temi d'attualità del Circus, toccando anche ambizioni e ricordi della sua carriera e del suo privato.

19/01/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 11 minuti

È a casa, mentre ricarica le energie dopo una lunga ma esaltante stagione al seguito del mondiale di Formula Uno e si prepara ad affrontarne, e raccontarne, un'altra tra meno di due mesi. Lei è Vittoria "Vicky" Piria, pilota che ha realizzato il suo sogno di indossare un casco, gareggiare e far del motorsport la sua vita. In questo mondo, col tempo, ha costruito per sé un nuovo, e altrettanto valido, ruolo: personaggio televisivo, figura esperta nella squadra motori di Sky Sport F1 di cui è parte da inizio 2024 e in cui fa 'coppia' con Davide Camicioli, entrando nelle case degli appassionati di motori. E lo farà anche nel 2025, sempre su Sky Sport F1 che, con Now TV, trasmetterà il mondiale di F1. Ragazza poliedrica, entusiasta ed energica, che ha rinunciato a un po' del suo tempo libero e ha concesso a chi scrive un'intervista esclusiva, aprendosi sulle sue emozioni e ambizioni in pista e fuori, non schivando temi d'attualità o a volte spinosi, come quello delle donne nel motorsport.

Vicky, lei è stata tra le novità della stagione 2024: nuovo volto della F1 su Sky. Cosa significa questa avventura?

"È stata una nuova sfida: come partire con una macchina che non conosci affatto e affrontare un campionato senza test, tutto d'un fiato sin dalla prima gara in Bahrain. C'è stata tanta adrenalina, voglia di fare bene ma anche necessità di conoscere a fondo questo mondo e i meccanismi. Un salto nel vuoto, all'inizio mi sono dovuta adattare ai ritmi, alle gare, alla conoscenza di un team che lavora insieme da anni e tu sei il nuovo con tutto da imparare".

Ma tutto è andato bene...

"Si, alla fine tutto è andato per il meglio e da metà stagione mi sono davvero divertita, complice anche un mondiale che si è acceso e ha regalato emozioni. È stato davvero bello!".

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Un'esperienza, in realtà, non del tutto nuova per lei. Conferma?

"Si, esatto. Ho avuto il privilegio di correre in Formula 3 per due anni, che ha il paddock vicino alla F1. Conoscevo il paddock, ma non così a fondo come necessario".

Cosa pensa di aver portato al gruppo di Sky a livello professionale e personale? Sembrate un team affiatato...

"Vero. Devo dire che siamo incredibilmente uniti malgrado io e Davide (Camicioli, ndr) siamo entrati  in squadra da poco e Ivan Capelli è lì da due anni, anche se ha tutto il suo passato alle spalle, anche in Rai, e non deve imparare niente da nessuno. Io e Davide invece si. È stato bello, divertente e spero di aver portato un po' di freschezza e di schiettezza. Davvero non ho mai digerito chi dice solo la cosa giusta di circostanza. Io, anche a costo di sbagliare e ritrattare, dico sempre quel che penso. Poi posso portare anche l'esperienza di chi ha corso non in F1 ma in F3 e conosce tanti dei piloti attuali sin da giovani, i loro aspetti, forze. Questo aiuta".

A volte si è letto: 'ha preso il posto di Federica Masolin', quando invece lei è la figura tecnica. Non le chiedo confronti con chi c'era prima, ma solo se pensa ci sia del pregiudizio verso le figure femminili nel motorsport.

"Si, che c'è ancora un po' di pregiudizio. Ma chi è davvero appassionato di motorsport e conosce la mia storia sa che ho l'esperienza per poter fornire la mia opinione. Certo, non è la stessa di Ivan Capelli che ha corso in F1, ma posso fare il mio. E cerco di farlo con freschezza e in modo coinvolgente. Non faccio paragoni, la squadra è cambiata: prima c'erano Federica Masolin e Davide Valsecchi, ora siamo più amalgamati. Io stessa sono stata una grande fan di Federica e Davide, la prima a essere triste di non vederli più, ma sono contenta".

Un passaggio di testimone importante, non trova?

"Non è stato facile arrivare dopo di loro, è vero. Diciamo che eravamo come un team di rookie, che deve capire tutto e partendo da zero migliora piano piano. Siamo stati un po' come la Haas, per fare un paragone".

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Ha conoscenze grazie alla sua carriera da pilota, con trascorsi in W series, F3 e nel GT. Quale è il suo miglior ricordo "al volante"?

"Sicuramente correre a Montecarlo in F3 (nel 2012, ndr). Due anni prima ero andata a Monaco a vedere la F1 per la prima volta e mi ero emozionata. Mai avrei pensato di poter correre lì, cosa che poi ho fatto. La ricordo come un'emozione unica e molto vicina nel tempo, anche se sono passati 13 anni".

Nel suo futuro, come personaggio televisivo e come pilota, cosa vede?

"Vorrei continuare ad avere un buon equilibrio tra il lavoro a Sky e le mie gare. Mi piacerebbe correre, un giorno, la 24 Ore di Le Mans. Ma senza ossessioni. Voglio continuare a vivere come ora, un sogno in cui ho la possibilità di correre in macchina e raccontare la F1. Poi ho altri piccoli obiettivi personali che via via scoprirete. Per quanto riguarda Sky siamo confermati al 100% nel 2025".

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Parlando del presente: quale è il suo giudizio sulla stagione 2024 di Formula Uno?

"È stato un mondiale pazzesco, bellissimo e pieno di colpi di scena. È stato vissuto in pista e fuori, dai nervosismi della Red Bull a inizio anno, poi la McLaren che è cresciuta malgrado i 'papaya rules', o la Ferrari che ha vissuto alti e bassi straordinari. Una annata pazzesca. Ma il 2025 sarà migliore".

Cosa pensa della stagione della Ferrari?

"Il 2024 della Ferrari è stato positivo: non era facile rialzarsi dopo un momento no. Erano partiti bene, poi da Barcellona hanno avuto delle difficoltà ma sono stati capaci di non perdere troppo tempo, sistemarsi e reinventarsi. Una grande annata, solida e con pochi errori al box".

Una crisi che hanno pagato caro, avendo perso il Costruttori all'ultima gara. Sarebbe potuta andare diversamente?

"Peccato davvero per il blackout estivo, altrimenti credo che si, sarebbe stato tutto diverso. È andata così. Comunque sia vedo un team che continua a crescere costantemente".

Previsioni per il 2025? Il trend è in ascesa e l'arrivo di Lewis Hamilton ha portato le aspettative alle stelle...

"Sarà una bella stagione, con alte aspettative. Nel 2024 la Ferrari aveva l'obiettivo di vincere 3/4 GP, mentre nel 2025 gli obiettivi saranno per forza diversi".

Ma la concorrenza non starà a guardare. Come vede gli altri top team?

"Certo, sarà lo stesso anche per Red Bull, che non la vedo affatto fuori dai giochi e non competitiva, anche senza Newey, o la McLaren. Anche la Mercedes, sistemando poche cose qua e là, potrà essere di nuovo veloce. Sarà una battaglia a quattro per il successo finale".

Avete dato risalto alla formule propedeutiche da cui sono emersi talenti come Antonelli o Beraman. Come vede il loro debutto in F1?

"Devo dire che Antonelli e Bearman, già in partenza, hanno delle esperienze diverse e delle pressioni diverse. Per noi è stato importante dare spazio alle categorie propedeutiche sia per far conoscere i piloti del domani, sia perché offrono belle gare, chi è appassionato sa che sono pazzesche. Lo faremo anche nel 2025, per dare spazio ai nuovi talenti in arrivo. Bearman arriva in F1 tranquillo, ha dimostrato di essere all'altezza e avrà una Haas in ascesa con cui fare bene. Antonelli avrà più pressione, sarà in un team che può vincere e dovrà imparare molto e molto in fretta. Il talento non gli manca, dovrà solo raggiungere la maturità sportiva. Non c'è età in cui si raggiuge, basta il clic decisivo".

Anche se avrà un 'paracadute' come Russell: se lo batterà sarà un successo, ma se starà dietro, sarà battuto da un pilota che ha già dimostrato il suo valore. Non trova?

"Non molto. In Formula 1 non puoi mai, mai essere tranquillo. Devi sempre dare il massimo e battere il compagno di squadra. Puoi stare dietro, ma attaccato, alle calcagna".

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Per chiudere: chi è la Vicky "privata", quando si spengono le telecamere o quando si toglie il casco?

"Sono una persona energeica e solare, con una enorme quantità di passioni. Il mio vero nemico è il tempo, che non mi permette di viverle tutte. Dipendesse da me un giorno sarei a sciare, un giorno a cavallo, un giorno a passeggio con il mio cane. Mi piace stare all'aperto, o con le amiche, fare cose semplici, come una ragazza di 30 anni. Il problema è che ne ho troppe e poco tempo per tutto. Non ho una quotidianità, la mattina mi alzo e capisco come sarà la mia giornata, mai uguale a quelle precedente. Una fortuna, ma a volte senti il bisogno di staccare e vivere tranquillamente, senza fare nulla".

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