La Ferrari è stata la seconda miglior scuderia (dopo la McLaren) per punti conquistati in Bahrain: vediamo insieme il bilancio del weekend della Rossa, tra segnali positivi e negativi.
Il primo lato incoraggiante del fine settimana di Sakhir è senza dubbio la prestazione di Charles Leclerc. Il monegasco è riuscito a conquistare la terza posizione in qualifica (diventata poi seconda in griglia per una penalità nei confronti di Russell) e la quarta in gara, ma generalmente è apparso più a suo agio con la SF-25.
Una SF-25 che, bisogna ricordarlo, è stata modificata in maniera importante per la quarta gara dell'anno, con l'arrivo del primo pacchetto stagionale di aggiornamenti, composto un nuovo fondo e diverse novità nella parte posteriore.
Tutto sommato, la monoposto ha mostrato del potenziale a tratti, in particolar modo nel secondo stint della gara, dove le due Ferrari erano le vetture più veloci in pista, complici anche delle gomme più fresche. Rispetto alle prime tre uscite del 2025, un piccolo passo in avanti sembrerebbe esser stato compiuto in Bahrain, il che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti.
Infine, non è da sottovalutare la nota positiva di ottimi pit stop da parte della squadra: un elemento per nulla scontato (si pensi a quelli della Red Bull) e che potrebbe fare la differenza, qualora la macchina dovesse migliorare ulteriormente. Avete letto bene: questo ritmo non è ancora abbastanza...
Sebbene ci sia stato un piccolo progresso in Bahrain, è impossibile ignorare le classifiche mondiali, che vedono il primo pilota Ferrari (Leclerc) a 45 punti dal leader Norris per il campionato piloti, e la Rossa a 94 lunghezze di distanza dalla McLaren nel Costruttori. Distacchi che, dopo appena 4 appuntamenti dei 24 totali, fanno alquanto riflettere.
Per gli ingegneri della Scuderia rappresenta assolutamente una preoccupazione essere arrivati nuovamente dietro alla Mercedes di George Russell, figuriamoci il confronto le due macchine color papaya.
Il progetto 2025 deve ancora sbocciare, così come il feeling di Lewis Hamilton con la sua nuova monoposto. Il sette volte campione del mondo ha faticato non poco in qualifica, e una rimonta fino alla quinta piazza non è di certo motivo di grande soddisfazione.
Eppure, probabilmente era il massimo che gli si poteva chiedere arrivati alla domenica, specialmente se si considerano le difficoltà della vettura nella gestione gomma, confermate anche da Leclerc nel finale di gara: il monegasco, infatti, girava - con gomma dura - più lento di Russell con gomma morbida, quando (per motivi di degrado) sarebbe dovuto verificarsi l'esatto opposto. La scelta strategica di non montare un set di mescola rossa risiede, probabilmente, proprio lì: la SF-25 consuma troppo gli pneumatici.
Insomma, a Maranello c'è ancora del lavoro da fare, se si vuole quantomeno provare a rispettare le aspettative dell'inverno, in cui la Ferrari doveva essere in lotta per entrambi i campionati. A proposito, sia ben chiaro che nessun membro della famosa "stampa che mette pressione" ha obbligato Charles Leclerc a dire: "Sarei deluso se non dovessimo vincere neanche un titolo mondiale". Ma questo è un altro discorso...
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