Altra gara soporifera, altra vittoria McLaren. Ma almeno c’è chi ci prova. A Gedda vince Oscar Piastri (9) conquistando, grazie a questo successo, anche la vetta della classifica piloti.
La McLaren si conferma la macchina da battere, ma con una line-up che funziona a corrente alternata. Per questo motivo Verstappen (10) sta continuando a tenere in vita la barcollante Red Bull che nelle sue mani diventa quasi perfetta, mentre per la prima volta in stagione la Ferrari sale sul podio.
La gara era partita col botto: quello tra Gasly e Tsunoda, fuori dopo pochi metri, ma soprattutto quello più pirotecnico tra un Max mai domo e anche mai disposto ad accettare l’ineluttabile e il precisissimo Piastri, abile nel prendersi la testa della gara alla prima curva. La direzione gara ha deciso di sanzionare il campione in carica con cinque secondi di penalità, ma sarebbe stato molto più corretto far restituire la prima piazza alla McLaren che invece ha dovuto guidare per diversi giri in aria sporca, perdendo quindi la possibilità di fare da lepre. Di tempo ce n’era (tre i giri dietro la safety-car), di coraggio evidentemente un po’ meno. Bravo, comunque, Oscar a non mollare l’osso e ad usare anche l’arma dell’undercut per assicurarsi il terzo successo stagionale.
Leclerc (10) ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per l’ennesima volta, gestendo alla grande le gomme e arrivando ad otto secondi dalla vetta. Una gara passata per una buona metà a fare giri da qualifica, ma la Ferrari è davvero un catorcio e quello che ha ottenuto il monegasco è anche oltre quanto lecito attendersi. Il “merito” del podio va infatti anche al pasticcione Norris (3), che si scioglie sempre come neve al sole non appena il gioco si fa duro. La gara è stata compromessa con il disastro delle qualifiche, ma con la McLaren era un suo obbligo morale agguantare il podio. Invece, ha persino rischiato di prendere penalità sia in ingresso che in uscita dai box dopo il cambio gomme.
Russell (7) ha adottato la consueta tattica del basso profilo, ma questa volta non ha funzionato contro la furia ceca di Leclerc. Rimane nelle zone alte della classifica, ma il divario con i primi inizia ad aprirsi inevitabilmente. Alle sue spalle finisce Antonelli (8): per il nostro gioiellino un punto in più in considerazione dell’inesperienza. Arrivare a soli 7 secondi dall’esperto compagno di squadra è un bel biglietto da visita, a maggior ragione se alle spalle finisce il vecchio leone Lewis Hamilton (5), a cui, in questo caso, non è riuscita nemmeno la rimonta. Escludendo il lampo della gara sprint cinese, questa prima parte di campionato sta prendendo una piega sempre peggiore per il campione inglese; con lo sviluppo della Ferrari che sembra andare sempre più nella direzione di Leclerc c’è poco da essere ottimisti.
Chiudono la zona punti Sainz (8) e Albon (7) che stanno dando continuità alla rinascita Williams, mentre Hadjar (8) si dimostra ancora una volta di una pasta migliore di quella di Lawson: per lui ancora un punto che muove la classifica, mentre il neozelandese è fermo a zero.
Prossimo appuntamento a Miami, teoricamente una gara adatta alla Ferrari. Speriamo che arrivi qualche aggiornamento perché le sole buone intenzioni non bastano più.
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Foto copertina www.ferrari.com