Ferrari, Vasseur: «Hamilton paga da Leclerc la conoscenza dell'auto. 2026? Al lavoro da anni»
16/05/2025 09:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo aver toccato il punto più basso, di un già deludente avvio di stagione, la Ferrari arriva ad Imola, per il GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, desiderosa di reagire e tornare a perfomare a livelli accettabili e, chissà, arpionare il secondo podio dell'anno. Una magra consolazione, certo, dopo le elevate aspettative che avevamo contraddistinto l'inverno ferrarista e che, di fatto, sono state immediatamente smentite dalla pista, dove la SF-25 è sinora apparsa come la quarta forza in campo, assai lontana dai primi (non solo dalla McLaren, da cui era dietro anche nel 2024, ma anche da Red Bull e Mercedes) e lontana dall'essere compresa dai tecnici per poter crescere e regalare qualche soddisfazione.

Parla Vasseur

Insomma, in riva al Santerno il quadro del Cavallino è tutt'altro che esaltante e che, malgrado Imola sia la prima gara europea, che da tradizione coincide con l'arrivo degli sviluppi, potrà migliorare solo grazie alla comprensione del pacchetto attuale, visto che i tecnici della GeS non hanno in programma corpose novità per la vettura. E proprio del momento della Scuderia ha parlato, in un meeting con i media italiani, il team principal Frederic Vasseur, toccando temi sia legati alla risalita del team verso il successo che legati alla crisi che sta vivendo Lewis Hamilton.

"Non so quanto ci vorrà per arrivare dove vogliamo, a volte pensi di essere messo meglio, altre no. Per quanto riguarda Hamilton non credo abbia chiari problemi di guida con la macchina, magari rispetto a Leclerc possi dire che Charles ha il controllo migliore dei diversi parametri della macchina. Deve mettere tutto inaieme e sistemare i parametri. Penso sia più su questo che deve lavorare e noi aiutarlo a migliorare. Certo, dall'esterno Lewis non sta portando quello che ci aspettiamo, e anche lui ne è consapevole. Dobbiamo migliorare tutti insieme. Portare qualcosa al team riguarda tanti aspetti, come la crescita, mentalità, eccetera. E su questo credo stiamo migliorando".

Testa al 2026?

Il team principal ha poi parlato di quanto sia difficile, malgrado le appareze, migliorare una situazione negativa a causa dei tempi lunghi che caratterizzano la F1. Un miglioramento che, secondo il francese, può arrivare solo step dopo step, senza prendere decisioni drastiche come l'abbandono del progetto attuale.

"C'è una enorme inerzia: tutti vogliamo cambiare le cose da oggi a domani, quando i tempi sono di mesi o anni. Basta pensare alla macchina 2026 su cui pensiamo dalla fine del 2023. Dire che stiamo migliorando nel lungo termine può appaire arrogante ma ne sono davvero convinto. Pensare già al 2026 sarebbe un errore, non è il mindset giusto. Magari è errata la mia visione, ma non vedo come un gruppo possa tenere la motivazione se mollassimo ora. Non puoi mollare quando hai ancora 20 gare da fare ma devi andare avanti in ogni area possibile. Voglio tenere tutti in pressione per continuare a crescere".

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Foto copertina media.ferrari.com


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