Con il fine settimana di Spa-Francorchamps prenderà ufficialmente il via la seconda metà di stagione e con essa anche le speranze della Ferrari di tornare a lottare almeno per qualche vittoria di tappa. La Scuderia di Maranello, prima di gettarsi a capofitto sul progetto 2026, spenderà le restanti risorse per cercare di sbloccare il potenziale della SF-25 che - a detta dei tecnici - non è ancora emerso.
Perciò in Belgio farà finalmente il suo debutto la tanto agognata sospensione posteriore, già testata da Charles Leclerc e Lewis Hamilton lo scorso 17 luglio durante il filming day svolto al Mugello, pista di proprietà del Cavallino. I dati forniti dalla telemetria al termine dei 200 chilometri (che in base ai 5.245 metri del tracciato italiano corrispondono a poco meno di 40 giri) effettuati in terra toscana hanno convinto la squadra a promuovere la soluzione.
Non è un segreto che l'obbiettivo della nuova specifica sia quello di controllare meglio l'altezza da terra della monoposto - principale tallone d'Achille del progetto 2025 - in modo da permettere al fondo di generare una maggiore quantità di downforce. Per far sì che ciò avvenga, gli ingegneri della Rossa hanno rivisto la geometria dei bracci superiori della sospensione posteriore che ora presenta una differenza nella zona in cui avviene il congiungimento con il telaio.
Riuscire a contrastare lo schiacciamento della vettura al suolo senza ricorrere a regolazioni meccaniche estreme consentirebbe, inoltre, di evitare effetti collaterali quali problemi di bilanciamento e scarso grip nei tratti più guidati (in questo senso il secondo settore di Spa fornirà le risposte), figli di un retrotreno eccessivamente rigido.
Non poteva esserci banco di prova migliore per la "nuova" Ferrari, in quella che viene considerata da tutti come l'università della Formula 1, data la varietà di curve lente, veloci e rettilinei che compongono il layout del tracciato situato tra le Ardenne. Considerando ciò, il test svolto la settimana scorsa non è stato casuale dato che - ad esempio - le due Arrabbiate del Mugello richiamano la compressione a cui viene sottoposta la vettura quando si affronta quella ancor più violenta dell'iconica Eau Rouge.
Altro aspetto da non sottovalutare è il ritorno del format Sprint che concederà alle squadre solo 60 minuti di prove libere prima di buttarsi a capofitto nella prima qualifica del weekend; è qui che i giri effettuati in quel di Scarperia e San Piero assumono ancora più valore, dal momento che il team capitanato da Fred Vasseur ha già potuto cominciare il lavoro di taratura necessario quando viene introdotta una modifica di questo tipo a livello sospensivo.
From Monaco to Mugello with @Charles_leclerc 🏡🇮🇹 pic.twitter.com/ycCYPsG8Sj
— Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) July 17, 2025
Inoltre, l'impossibilità di effettuare la consueta simulazione gara al venerdì renderà ancor più complicato stimare l'effettiva usura dello skid. Perciò le sessioni svolte al simulatore di Maranello saranno fondamentali nel trovare un setup che si sposi bene con la nuova specifica e che non vada a compromettere troppo il bilanciamento nel veloce, soprattutto nei pressi di Pouhon e Blanchimont dove il carico laterale è fondamentale per generare una buona percorrenza.
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