Durante la tradizionale conferenza del giovedì, Carlos Sainz Jr. ha fatto il punto sulla prima parte della stagione, in vista della pausa estiva subito dopo il doppio appuntamento Belgio/Ungheria. Tra i temi affrontati dal pilota spagnolo, ci sono stati il passaggio in Williams e l'adattamento necessario, le difficoltà nel partire spesso in mezzo al gruppo, gli errori strategici e gli incidenti.
Ecco le sue parole alla vigilia:
"Abbiamo vissuto una prima parte di stagione molto altalenante, ed è frustrante perché ho sentito fin da subito di avere velocità. Mi sono ambientato bene e il passo c’è, ma è stato difficile mettere tutto insieme nel weekend. Quando non è stato un problema tecnico, è stato un contatto con un altro pilota, oppure non sono riuscito a partire — come è successo in Austria — o ancora traffico in Q1 e qualche errore strategico.
Tra questi alti e bassi, però, c’è un segnale positivo: la velocità. È la dimostrazione che stiamo andando nella giusta direzione. Solo che quando i risultati non arrivano, è inevitabile sentirsi frustrati".
"Ci sono molteplici aspetti da considerare. Tornare a lottare a centro gruppo presenta sfide diverse: in qualifica sono uscito dal Q1 due o tre volte per appena dieci millesimi. E sai esattamente dove hai perso quei millesimi, il che può cambiare completamente il tuo weekend, perché magari hai il passo per rimontare.
Quando hai una vettura tra le prime tre o quattro, puoi fare la differenza anche partendo indietro. Ma se sei nel gruppo centrale, dove tutti hanno un passo simile al tuo, le rimonte diventano molto più complicate, a meno di non tentare qualcosa di rischioso.
La macchina mi dà sensazioni completamente diverse rispetto alla Ferrari: ha limiti molto diversi, richiede uno stile di guida e un assetto specifico. Fortunatamente mi sono adattato abbastanza rapidamente.
Vorrei mettere l’accento su quanto i risultati dipendano dalla capacità di integrarsi con il team e di prendere insieme le decisioni giuste, soprattutto sul piano strategico. Questo fa davvero la differenza".
Se la prima parte della stagione ha rappresentato un banco di prova, la seconda sarà l'opportunità per trasformare il potenziale in risultati tangibili, e per riscattarsi da quello che per ora è un confronto impietoso con il compagno Alex Albon. Il percorso non sarà semplice, ma il pilota spagnolo ha già dimostrato di possedere determinazione e capacità di visione per affrontarlo.
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