La massima categoria del motorsport non è mai stata la serie più meritocratica del mondo. Quindi, che non ci sia meritocrazia nel senso più puro del termine, non lo scopriamo certo oggi. Sin da quando è nata abbiamo assistito ad episodi che hanno spesso fatto storcere il naso a piloti, assidui frequentatori del paddock e tifosi. Nel corso della sua storia ha avuto anche dei driver paganti, che si impegnavano a sostenere la squadra pur di poter correre in Formula 1.
Dunque non è certo stata una sorpresa avere l’ennesima dimostrazione quest’anno, nel vedere l’italiano Leonardo Fornaroli, vincitore 2024 del campionato F3 e fresco vincitore del mondiale F2 nel suo anno da rookie, non riuscire a trovare spazio in F1 per la prossima stagione. Al contrario di Lindblad, che ha gareggiato contro di lui quest’anno.
Arvid Lindblad, pilota britannico classe 2007 (già appartenente all'academy Red Bull), ad una gara dal termine del mondiale di Formula 2, è stato oggi promosso a compagno di squadra di Liam Lawson in Racing Bulls per la stagione 2026 (Hadjar è stato preferito a Tsunoda in Red Bull), nonostante stia lottando per la sesta posizione del mondiale, assieme a Martì e Beganovic.
Qualcuno di voi potrebbe dire che a volte i risultati non sono tutto. Il 2025 ci ha regalato una stagione ricca di rookie e tolto Bortoleto che è stato promosso in F1 vincendo la categoria cadetta, gli altri, in linea generale non si sono comportati affatto male. Hadjar aveva concluso la stagione secondo, Antonelli sesto (come Lindblad), e Bearman, sicuramente tra i migliori della stagione quest'anno, addirittura dodicesimo.
Quindi sì, potremmo essere anche dalla vostra parte affermando che è vero: i risultati non sono tutto. Resta però un fatto strano, quello di dover vedere il campione uscente della Formula 2, non trovare spazio, ed un altro giovane farcela al suo posto.

Sembra come se ci fosse un bug nel sistema. Negli scorsi anni abbiamo visto anche molte giovani promesse del motorsport, vincere il mondiale di F2, per poi essere costretti ad andare a cercare fortuna altrove, vedendo per qualche strano motivo infrangersi il loro sogno tra le mani. Grazie al cielo, per quanto riguarda il 20enne piacentino, la McLaren ci ha messo lo zampino.
Fornaroli ha corso nelle categorie cadette in assenza di un team alle proprie spalle. Senza nessuna grande squadra a sostenerlo. Per questo, fino a poche ore fa, il destino che intravedeva sembrava portarlo lontano dalle piste di Formula 1. Nelle scorse gare però qualcosa ha iniziato a muoversi e questa mattina, due giorni dopo la conquista del titolo di F2 (con un weekend di anticipo), il team di Woking è intervenuto, nominandolo proprio test driver e inserendolo all'interno del programma dedicato ai giovani piloti.
Grazie alla squadra papaya, Fornaroli può ancora stringere e accarezzare il proprio sogno tra le mani. Oggi è il giorno in cui bisogna dire grazie alla McLaren per aver restituito un po’ di meritocrazia al sistema (assieme a Fornaroli la casa papaya, nella giornata odierna, ha messo sotto contratto anche Verschoor e Costoya).
Foto copertina: X, Formula2, foto interna: X, Formula2
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