Più di una volta nella passata stagione, la legalità della Mercedes W12 è stata messa in discussione, che si trattasse di un'eventuale ala posteriore flessibile o del presunto motore miracoloso di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Brasile. Tuttavia, non è stata dimostrata alcuna colpa da parte della Mercedes, a parte l'esclusione dalle qualifiche ad Interlagos, in quanto l'alettone posteriore che permette l'utilizzo del DRS non risultava conforme al regolamento tecnico quando il dispositivo è in funzione. La Red Bull ha osservato il suo avversario in modo critico nelle ultime gare della stagione, ma ora il consulente della Reb Bull Helmut Marko ha ammesso ai microfoni di Formel1.de: "Sono sicuro che tutto fosse legale nella gara in Brasile".
L'ostacolo alla fine è stata la gara di San Paolo, quando Hamilton con un motore nuovo è scattato prima dal fondo della griglia nella qualifica sprint, arrivando quinto. Poi è partito dalla decima piazza in gara, a causa della sostituzione del cambio, giungendo incredibilmente alla vittoria. Il modo in cui Hamilton ci è passato davanti è stata una situazione unica", afferma Marko. Successivamente, tali condizioni non si sono ripresentate:"Tutte le misurazioni della velocità massima sono tornate alla normalità". Ciò ha portato la Red Bull alla conclusione che il motore di Hamilton a San Paolo era semplicemente al suo meglio in tutte le aree. "Tutto combacia perfettamente su questo motore, lo sappiamo anche noi", afferma l'austriaco, che conosce l'alto livello di degrado durante la vita del motore in Mercedes. "Ma è stato semplicemente fantastico, c'erano sei veicoli con motore Mercedes e solo Hamilton aveva un'arma così miracolosa. Non vogliamo incolpare su nulla la Mercedes", ha concluso Marko.