Il Gran Premio d'Arabia Saudita 2022 inizia con sole 18 monoposto sulla griglia. Mancano la Haas di Schumacher, che dopo l'incidente di ieri e con una monoposto distrutta non può prendere parte al GP, e Yuki Tsunoda che rimane fermo in pista subito dopo che si è aperta la pit-lane nei giri di ricognizione con problemi, ancora una volta, al motore.
Sulla griglia di partenza abbiamo la Red Bull di Perez in pole position, prima volta in assoluto per un pilota messicano, seguito dalle due Ferrari con Leclerc davanti a Sainz, e quarto posto per Max Verstappen. Seguono nei primi 10: Ocon, Russell, Alonso, Bottas, Gasly e Bottas. Solo in P15 Lewis Hamilton, ieri davvero in crisi nel tirar fuori prestazioni dalla sua Mercedes W13. Sulla griglia solo Hamilton, Magnussen ed Hulkenberg hanno gomma hard bianca, tutti gli altri media gialla.
Al via parte benissimo Perez, meno bene Leclerc che ostacola un po' anche il compagno di squadra che perde la posizione ai danni di Verstappen. Posizioni stabili alle loro spalle, solo Gasly perde la zona punti, attaccato e superato dalla McLaren di Norris. Hamilton nelle retrovie riesce a guadagnare una posizione superando la Williams di Albon, portandosi in P14, e quasi contemporaneamente il suo compagno Russell piazza un bel sorpasso ai danni di Ocon guadagnando la P6.
Nei primi giri sono i piloti Alpine a deliziarci, non certo per la livrea rosa che per fortuna andrà via nel prossimo GP, ma per una lotta che davvero non ti aspetti tra compagni di squadra. Grande ed ostinata difesa di Ocon che fa infuriare Alonso fino a quando il pilota spagnolo al settimo giro non chiude un grande sorpasso. Passa solo 1 giro ed Ocon effettua un contro-sorpasso anche se va lungo alla prima curva e deve ridare la posizione. Con i due piloti rosa impegnati in una lotta così serrata ne approfittano i diretti inseguitori e così sia Bottas su Alfa sia Magnussen su Haas si mettono in coda alle Alpine. Anche Hamilton continua la sua rimonata ed approfitta del cambio gomme di Ricciardo per portarsi in P13 e poi supera Hulkenberg e Norris per arrivare in P11.
Al giro 13 vediamo lo stesso identico distacco di circa 2 secondi tra i primi quattro, ma Verstappen via radio comunica di avere problemi con le gomme. Il primo dei 4 a fermarsi è però Perez, forse per difendersi da un possibile undercut della Ferrari di Leclerc, che lo vede entrare e decide di proseguire per provare una diversa strategia. Gomma bianca hard per il messicano della Red Bull che evidentemente tenta di andare fino in fondo.
Al giro 16 ancora un dejavu, le immagini mostrano Latifi a muro, virtual safety car esposta e questo consente a Leclerc di fermarsi ai box perdendo circa la metà del tempo utilizzato da Perez il giro prima. Esce anche la Safety Car e quando Leclerc e Verstappen rientrano in pista si ritrovano davanti a Perez, mentre Sainz non ci riesce per davvero pochi metri con Perez che gli chiude la traiettoria proprio in uscita dai box, in maniera forse irregolare (attraversando la linea bianca).
La classifica dei primi 10 dietro la Safety Car adesso è: Leclerc, Verstappen, Perez, Sainz, Russell, Magnussen, Hamilton, Alonso, Hulkenber e Bottas, con il pilota Haas, Hamilton e Hulkenberg che però non hanno ancora effettuato la sosta.
La Safety Car lascia la pista al giro 21, ed abbiamo ancora la lotta alla ripartenza tra Leclerc e Verstappen già vista in Bahrain. Il pilota monegasco riesce a ripetersi ed a mantenere la posizione. Nel frattempo la direzione gara obbliga Perez a ridare la posizione a Sainz per quella infrazione quando Sainz usciva dai box ed è stato ostacolato dal pilota messicano che per evitare il sorpasso taglia la linea bianca in uscita dai box.
Nel frattempo assistiamo ad una bella lotta tra Magnussen ed Hamilton, con il sette volte Campione del Mondo che alla fine ha la meglio, Arriva anche il sorpasso di Bottas ai danni di Hulkenberg, forse in difficoltà con le gomme, superato il giro dopo anche da Ocon e poco dopo anche da Norris.
Dal giro 27 inizia una lotta di nervi anche tra i due in testa, con Verstappen e Leclerc che registrano alternativamente il giro veloce, restando sempre tra 1 secondo ed 1.4 secondi con Sainz e Perez che adesso non riescono a tenere il passo.
A 14 giri dalla fine l'Alpine di Alonso perde potenza ed il pilota spagnolo è costretto al ritiro. Subito dopo anche Daniel Ricciardo è costretto al ritiro e deve posteggiare la sua McLaren subito prima della pit-lane. Problemi e ritiro anche per Bottas. In un solo giro si sono ritirati 3 piloti. Viene abilitata la Virtual Safety Car.
Quando la VSC viene spenta, al giro 42, assistiamo ancora una volta ad una battaglia epica tra Verstappen e Leclerc. Il pilota Red Bull riesce a passare la Ferrari, ma lo fa prima del rettilineo box e quindi Leclerc riesce velocemente ad effettuare il contro-sorpasso sfruttando il DRS. Ci riprova il giro dopo il pilota olandese, ma Leclerc si difende alla grande e Verstappen arriva anche al bloccaggio, ma non molla e la lotta si protrae ancora. Siamo al giro 47, Verstappen questa volta prepara benissimo il sorpasso e ci riesce alla fine del rettilineo davanti ai box. Neanche Charles però vuole rinunciare e si incolla a Max, ma alla fine non riuscirà a sorpassarlo.
Alle spalle dei due piloti, che ci hanno regalato una sfida grandiosa, si piazzano in due compagni con Sainz davanti a Perez, anche se il pilota Ferrari è sotto osservazione per non aver rallentato in regime di doppia bandiera gialla.
Segue, al quinto posto, un bravissimo Russell che porta la Mercedes in una posizione che sembrava improbabile con Hamilton solo decimo, comunque a punti.
Sesto Ocon su Alpine, che dovrà probabilmente fare due chiacchiere con il compagno Alonso per una lotta con lui davvero al limite della regolarità.
Settimo Norris, anche lui bravissimo a far risalire una McLaren in crisi nella zona punti,
Ottavo Gasly su AlphaTauri, nono Magnussen ancora a punti con la Haas.