Imola ricorda l'importanza del DRS alla F1
Ad inizio stagione ci si è spesso interrogati sull’effettiva utilità del dispositivo mobile sulle nuove vetture di Formula1. I nuovi regolamenti hanno mostrato, sin dalle prime gare, come le...

26/04/2022 10:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Ad inizio stagione ci si è spesso interrogati sull’effettiva utilità del dispositivo mobile sulle nuove vetture di Formula1. I nuovi regolamenti hanno mostrato, sin dalle prime gare, come le monoposto riescano a correre in pista all’interno di un gap piuttosto ristretto l’una dall’altra con qualcuno che aveva anche avanzato l’ipotesi che i piloti sarebbero stati in grado di compiere sorpassi anche in assenza del DRS.

Ma poi è arrivata Imola e ha fatto crollare tutte le certezze di chi credeva che tale scenario fosse davvero percorribile. Nella prima parte di gara, con la FIA che ha dato la possibilità di poter ricorrere all’uso dell’ala mobile soltanto al 35° passaggio dei 63 previsti a causa delle condizioni umide del tracciato, si è assistito a pochissimi sorpassi.

I piloti, nonostante riuscissero a stare sotto al secondo da chi li precedeva (come nel caso di Leclerc nei confronti di Perez) sono poi riusciti soltanto in rari casi a portare l’attacco decisivo nei confronti dell’avversario. Tanti dei pochi sorpassi visti sono avvenuti a causa di una netta differenza prestazionale, data in alcune circostanze anche dall’avere un vantaggio di mescola nei confronti del rivale (oltre alla tipologia anche la capacità di mandare le gomme in temperatura più velocemente).

Charles Leclerc non riesce a portare l'attacco definitivo su Sergio Perez, GP Imola 2022, giro 25/63 (foto: Twitter, F1)

A Imola è dunque emerso quanto l’apporto del DRS sia essenziale per compiere i sorpassi. Lo hanno riferito anche i piloti a fine gara nelle loro dichiarazioni (tra questi anche Leclerc). Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che anche dopo che il direttore di gara ha dato il via libera, di grandi azioni se ne son viste molte poche. Questo perché i distacchi tra le vetture erano già consolidate…

Ad avere le maggiori possibilità erano le monoposto a formare il trenino alle spalle di Stroll (tra questi anche Hamilton) che però potendo tutti usufruire del dispositivo mobile hanno sofferto del problema opposto. Tutte le monoposto ne risultavano avvantaggiate sia in condizioni di attacco che di difesa e sopravanzare l’avversario risultava impossibile. Anche per la Mercedes (qui le parole di Wolff a riguardo).

Tralasciando questo, dopo Imola non si può che fare una considerazione: anche le vetture 2022 hanno bisogno del DRS per compiere sorpassi.

Foto: Twitter, Formula1

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