Dopo aver vissuto un venerdì all’insegna della Ferrari ci prepariamo ad un sabato ad alta tensione. Le qualifiche odierne saranno la sessione più importante del weekend. La gara di Monte Carlo non è certo famosa per i sorpassi e al volante di queste ingombranti vetture (le più grandi della storia della Formula1) per i piloti sarà davvero complicato riuscire a recuperare posizioni in pista. Sarà un altro l’aspetto sul quale i team dovranno assolutamente prestare la loro attenzione durante i 78 giri di domenica, ma ci arriveremo.
Con queste considerazioni dunque andiamo a dare uno sguardo ai tempi segnati con tanto carico di carburante a bordo. A causa del traffico presente in pista, per i piloti è stato pressoché impossibile (tranne in rari casi) effettuare dei run puliti andando a mostrare il loro ritmo reale. Per questo si è deciso questa volta di non riportare il passo medio, andando a guardare soltanto i giri più veloci effettuati dai conducenti.
Spicca la Ferrari con Leclerc, il più veloce con gomma Soft (1’16’’283), e convince oltre ogni previsione con Sainz capace di girare sugli stessi tempi del compagno, anche se con le Hard (1’16’’298). Questo sarà sicuramente un ottimo indicatore per la squadra del Cavallino, che potrà decidere di mettersi su una strategia Soft-Hard per concludere la gara agilmente su una sosta. Obiettivo probabilmente comunque raggiungibile anche mediante l’utilizzo della Soft e della Medium. Le coperture non sono particolarmente stressate a Monaco.
Sulle stradine del Principato però, la cosa più importante è riuscire a mantenere la posizione. Le strategie si riveleranno l’unica vera opportunità di guadagnare posizioni in pista. Il fatto che, a meno che non vi sia un ingresso da parte di una Safety Car nel finale, si possa concludere il GP su una sosta, darà ai team un’unica chance per raggiungere i propri obiettivi.
Con il ritmo vincolato alle vetture limitrofe, a Monte Carlo abbiamo già visto in passato che l’undercut, come anche l’overcut possano essere similarmente molto potenti. Ciò che conta di più, se ci si ritrovasse nel mezzo di un gruppetto molto lento, è cercare di mettersi in condizione di avere pista libera almeno per qualche giro per disfarsi dell’indesiderata concorrenza.
Ciò a cui i team dovranno fare particolare attenzione dunque sarà il traffico. Estremamente importante il timing della chiamata ai box. Per effettuare l’undercut occorre mettere il proprio conducente in condizione di poter spingere incontrastato all’uscita dei box. Se questo non sarà possibile, meglio attendere il pit stop dell’avversario per poi spingere una volta entrati in condizioni di aria pulita.
Gran parte del risultato finale del weekend verrà dunque deciso oggi in qualifica. Restare concentrati e riuscire a portare la macchina al traguardo farà il resto.
Extra: La vera sfida per i piloti sembra essere data dall'asfalto sconnesso che più che effetto porpoising va a generare questa volta il fastidioso problema del bottoming. Sempre di rimbalzo si tratta, ma ha origini ben diverse dal ritorno aerodinamico di cui tutti parlano ormai da inizio stagione.
Il bottoming si viene a generare quando il fondo della vettura inizia a rimbalzare dopo aver toccato l'asfalto con il fondo della vettura. Ieri Lewis si è molto lamentato di questo problema, dichiarando anche di avere la sensazione di sentirsi gli occhi uscire dalle orbite in cocomitanza con detti episodi (leggi qui). Sicuramente percorrere 78 giri tra le stradine del Principato in queste condizioni non sarà facile per nessuno. Sarà una gara di resistenza. In più potrebbe anche piovere, per cui saranno tanti gli elementi da dover tenere sotto osservazione.
Foto: Ferrari
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