La F1 è uno sport strano. Una competizione in cui oltre al pilota che si deve esibire sempre al massimo delle sue possibilità, conta molto il lavoro di squadra svolto dall’equipe dietro le quinte. Pit stop, strategie, ma soprattutto, il team deve svolgere un attento e delicato studio di ricerca e sviluppo per trovare delle soluzioni che gli permettano di portare la vettura ad un livello superiore rispetto a quella degli avversari. Specie in un campionato dove sono presenti un gran numero di novità come questo.
Un compito bellissimo per chi è appassionato di ingegneria, ma che ultimamente, nonostante ci si trovi a parlare della massima categoria del motorsport, viene sempre più impedito o quantomeno rallentato dal regolamento finanziario e dalle norme che limitano l’utilizzo della galleria del vento in base all’ordine stabilito dalla classifica iridata al termine della passata stagione.
Normative nate con il compito di livellare le prestazioni tra i vari competitor, ma che anche a causa dell’inflazione generata dalla guerra in Ucraina, porteranno ad uno stop anticipato rispetto a quelli che erano i piani iniziali delle squadre.
Anche la McLaren costretta a rivedere il suo piano di sviluppi
Così, dopo Steiner (team principal della Haas, squadra che porterà un solo grande upgrade quest’anno, probabilmente in Ungheria), anche la McLaren, attraverso le parole di Seidl, fa un importante annuncio in merito: “Speriamo che non saremo solo noi a dover tirare il freno a mano in termini di sviluppi. Stiamo incontrando delle restrizioni, sia in termini di budget che di ore che possiamo trascorrere in galleria del vento”.
“Stiamo cercando di sbloccare più prestazioni dal pacchetto che abbiamo in dotazione al momento. Dovremo pianificare nel modo corretto tutti quei piccoli interventi che faremo da ora in avanti”, riferisce secondo quanto riportato da ‘Autosport.com’. Una dichiarazione che ovviamente, anche se non in modo implicito, chiede alla FIA, al par di Ferrari e Red Bull, di intervenire e trovare al più presto una soluzione.
Progressi e analisi stagionale
Il campionato 2022 sta offrendo delle lotte molto serrate nel midfield. I tecnici dovranno essere bravi a massimizzare il proprio pacchetto per avere la meglio sugli avversari: “Lo scorso anno abbiamo fatto un buono step in avanti in termini di performance. Abbiamo lavorato sui nostri punti deboli, ad esempio il comportamento dell’auto alle basse velocità. Credo che adesso la vettura si adatti meglio a tutte le tipologie di piste”.
“Tuttavia, proprio perché queste vetture sono ancora così nuove, si notano ancora delle grandi oscillazioni da circuito a circuito, soprattutto nel midfield. Un weekend sei la terza/quarta squadra più veloce, la successiva ti ritrovi ad essere la settima forza. Inoltre, credo che guardando a noi stessi, la nostra stagione è troppo altalenante. Dobbiamo migliorare se vogliamo essere costantemente presenti nella parte alta del centrocampo”, ha concluso.
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Foto: Twitter, Altavelocidadf1