Finalmente dopo due rinvii è arrivato il report della FIA che ha determinato una ‘’violazione minore nel limite di spesa” e “procedurale’’ da parte del team Red Bull e soltanto ‘’procedurale’’ per l’Aston Martin.
In molti si stanno interrogando sulle sanzioni a cui potrebbero andare incontro i due team (leggete qui). In tantissimi vorrebbero che la FIA istituisse una vera e propria tabella delle penalità. Consisterebbe in pratica nello stabilire, in base ai soldi in eccesso spesi, l’esatta pena a cui il team va incontro nel rispettivo caso. Facciamo degli esempi: eccedi il budget di 500'000 Euro, ti verranno decurtati 50 punti dal campionato costruttori; 1 milione sono 100 e così via.
Avere delle indicazioni chiare però comporta dei rischi. Per un team in lotta per il campionato del mondo ad esempio, sapere che se sfora di 500'000 Euro gli comporterà una riduzione di punti ben precisa, gli permetterebbe di giocare di strategia e analizzare i vantaggi prestazionali che una certa somma di denaro potrebbe dargli sugli avversari. Soltanto la scorsa settimana, Lewis Hamilton affermava che con solo 300'000 Euro di sviluppo in più nel 2021, il campionato sarebbe girato sicuramente a suo favore.

Quella del budget cap è una questione seria e la Formula1 e la FIA adesso, che hanno stabilito il dolo della Red Bull, dovranno prendere delle decisioni molto attente e delicate affinché non venga creato un pericoloso precedente. Se si eccede le sanzioni devono essere rigorose. Soprattutto nel caso della Red Bull che con i soldi stanziati nel 2021 ha portato avanti lo sviluppo della RB16-B con cui Verstappen ha vinto il titolo contro Lewis Hamilton e ha fondato le basi del progetto 2022 con il quale ha già vinto il titolo piloti e si appresta a vincere anche quello costruttori.
La FIA si trova di fronte ad un momento cruciale della storia dello sport. Il destino della F1 è tutto nelle loro mani.
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Foto: Red Bull Racing