Giampaolo Dallara è un ingegnere aerospaziale di 86 anni che tuttora continua a contribuire ai successi della Motor Valley italiana. Recentemente ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport che ne ha riportato l’intervista nella rassegna odierna.
Dallara ha lavorato per Ferrari, Maserati e Lamborghini, oltre ad aver prodotto per anni i telai dell’IndyCar Series, ha progettato in F1 con De Tomaso e Scuderia Italia e oggi a Varano de’ Melegari realizza i telai della Haas motorizzata Ferrari. L’ingegnere italiano non ha mai smesso di pensare al futuro della mobilità, e oltre alle auto oggi progetta anche i componenti in carbonio per Space X di Elon Musk. Queste sono le sue parore riguardo l’evoluzione della Formula 1: "È qualcosa in continua evoluzione. Non si può più parlare solo di una serie di progetti che valgono per questa o quella stagione, ma occorre tener conto delle variazioni che i team adottano in corso d’opera. Sono innumerevoli, tali a volte da cambiare completamente i valori in campo fra marzo e dicembre. E’ una Formula 1 in continuo divenire. Guardate la Mercedes che durante la stagione ha trovato la soluzione ai suoi problemi. Ma la più forte e la più continua è stata di gran lunga la Red Bull che ha meritato il doppio titolo, piloti e costruttori", parlando dei piloti aggiunge: "Oggi Verstappen è fortissimo, è fra i tre-quattro più forti in assoluto, al pari di Lewis Hamilton e di qualcun altro. Come Charles Leclerc, che meriterebbe di vincere un campionato del mondo. Ma non so se sia il più forte di tutti”
Riguardo al cambio della guardia in casa Ferrari e l’addio di Binotto, Dallara dichiara: "Mattia è un ottimo ingegnere, una persona per bene che ha vissuto tutta la vita a Maranello. Non sono così dentro alla Ferrari per commentare i motivi che hanno portato a questa rinuncia, ma la stagione 2022 della Ferrari è stata buona. Non ottima, ma buona. Il secondo posto fra i costruttori è un successo, non una delusione. Con Fred ci conosciamo da tanti anni ed è stato fra i più vincenti nelle categorie che precedono la F1, dove ha collaborato con noi e ha sempre lavorato molto bene. E’ un vincente, una persona determinata e che conosce bene l’ambiente dei motori e della F1. La F1-75 era molto competitiva. Ha mostrato di essere tornata alla vittoria, alle pole, dopo un anno e mezzo davvero difficili. Se ci saranno le condizioni per vincere, la squadra è già molto forte e Vasseur farà la sua parte".
L'ingegnere conclude l’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport parlando delle possibili modifiche che potrebbe affrontare la F1 in futuro, soffermandosi sull’aspetto aerodinamico e dicendo: “Nell’aerodinamica. Ci sono ancora diverse frontiere inesplorate e anche molto affascinanti. Al di là dell’aspetto motoristico, che è più vincolato, la vettura vincente nel prossimo futuro sarà quella che avrà trovato le soluzioni migliori in quel settore. Sono molto curioso di vederle..."
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