Ferrari, Vasseur difende il progetto SF-23: «Non concepisco come sia possibile»
20/03/2023 18:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La verità fa male. Anche quando si è pienamente coscienti di una situazione, una cosa è vivere con una anche flebile speranza che ci si stia sbagliando, l'altra è avere la dimostrazione che tutto stia andando come si era ipotizzato. I volti scuri dei piloti Ferrari al termine del GP d'Arabia Saudita trasmettono questo, l'aver avuto quasi la certezza che il mondiale sia un discorso che riguarda soltanto la Red Bull. Un discorso a due tra Verstappen e Perez (a voler essere di manica larga), mentre gli altri non potranno partecipare alla festa.

La SF-23 è una vettura che può lottare al massimo con l'Aston Martin e in alcune gare, come già accaduto in Bahrain e Arabia Saudita, anche Alonso risulterà fin troppo veloce per Charles e Carlos. La situazione oramai è chiara a tutti, c'è tantissimo lavoro da fare per ritornare al vertice. Tolti i meccanici addetti ai pit stop, finora rapidissimi, tutte le altre aree necessitano di un grande miglioramento.

Vasseur rispolvera il mantra di Binotto: «Dobbiamo capire»

Vasseur, nonostante sia alla guida della casa di Maranello soltanto da due GP l'ha capito bene e in un'intervista riportata da 'Autosprint' al termine della gara di Jeddah ha affermato:"La cosa più importante adesso è separare le cose che stiamo facendo bene da quelle errate. Non possiamo raccontarci cazxxte. Dobbiamo capire", aggiunge rispolverando una frase sentita mille e più volte dal suo predecessore Binotto"Dobbiamo individuare igli errori e spingere. Parlare non ci farà andare più veloci".

 "A me il quadro risulta abbastanza chiaro. La macchina ha un buon potenziale, ma non a livello della Red Bull", e sull'aspetto che manca più alla SF-23 in questo momento aggiunge: "Non riusciamo ad estrarre il massimo in ogni condizione. Ritrovarci dietro alla Mercedes è stato un risultato inatteso, esamineremo i dati".

GP Arabia Sadita 2023, Ferrari

Il progetto SF-23 non si cambia, lo si migliora

Cercando delle note positive in questa deludente trasferta araba, il team principal ha concluso dando ancora fiducia al progetto: "Il primo stint è stato buono, con Charles che è risalito fino in sesta posizione. Con le gomme dure invece non avevamo proprio ritmo e questo non è accettabile. Crediamo nel progetto. Non riesco a concepire come una macchina possa competere per la prima fila in qualifica e poi andare così male in gara. Credo che il problema sia più una questione di assetto, non di filosofia progettuale".

Da queste parole si può intuire la linea che vuole dettare Vasseur per il proseguo della stagione: la Ferrari non ha intenzione di abbandonare le proprie idee. La base è buona, bisogna solo ''capire'' come farla funzionare. Almeno in questo sperano i tecnici a Maranello.


Foto: Ferrari

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