GP Arabia Saudita 2023 - Analisi strategie: La Soft di Leclerc? Con Sainz errore più grossolano
19/03/2023 22:30:00 Tempo di lettura: 8 minuti

Stasera saremo brevi e concisi. Sarà un'analisi senza troppi fronzoli dal momento che in Arabia Saudita è andata in scena una gara pressoché lineare con i piloti che hanno adottato strategie secondo le aspettative. Questa mattina dicevamo che avremmo visto una gara ad una sosta con un largo utilizzo della gomma Media, mescola adottata da quasi tutti i piloti alla partenza (leggi qui). La Pirelli poi aveva inoltre consigliato ai team di adottare una tattica Medium-Hard, soluzione apparsa più veloce dalle simulazioni, e così è stato.

In Arabia Saudita ben 13 piloti su 20 si sono adeguati a consigli del costruttore italo-cinese. Tra questi tutti i piloti presenti in Top-10 tranne Hamilton che però ha adottato la strategia speculare Hard-Medium terminando quinto e Leclerc andato su Soft-Hard chiudendo in 7° posizione dopo esser partito 12°. La Red Bull alla fine ha deciso di adeguarsi a tutto il gruppo senza sperimentare nulla di diverso, nemmeno con Verstappen scattato dalla P15

La maggior parte dei piloti ha approfittato della Safety Car (invitata ad entrare in pista nel corso del 17° giro perché Stroll, questa la spiegazione della FIA, nonostante abbia fermato la sua Aston Martin in panne in un punto adibito al ritiro della stessa, lo ha fatto in modo da bloccare la corretta manovra dei mezzi addetti alla rimozione) per effettuare il pit stop. Verstappen è stato quelllo che è riuscito ad avvantaggiarsene maggiormente, passando dall'ottava alla quarta posizione. 

GP Arabia Saudita 2023, Pirelli

Dati utili alla comprensione delle mescole (foto: Twitter, Pirelli)

Alonso approfitta della SC per scontare i 5'' di penalità rimediati per essersi mal posizionato sulla griglia. Lo spagnolo resta secondo, ma poi, soltanto dopo le celebrazioni del podio, si scopre che non avrebbe potuto farlo e penalizzato ulteriormente di 10'' retrocede in 4° posizione alle spalle di Russell (così scrivevo al termine della gara, poi alle 23:15 la notizia: Alonso ha riottenuto il podio del GP d'Arabia Saudita 2023)

Detto questo, la Red Bull ha nuovamente dato prova di forza sia con Perez che con Verstappen, capace di girare anche 1''5 al giro più veloce del primo inseguitore Alonso, autore del miglior ritmo e della miglior gestione gomme alle spalle delle RB19.

Ferrari e la Soft della discordia

La squadra che delude di più e che genera dibattito è, neanche a dirlo la Ferrari. Uno dei pochi team, come si vede anche dal riepilogo delle strategie, ad andare fuori dall'ordinario. La scelta di montare la gomma Soft a Charles Leclerc, partente dalla P12 ha sorpreso molti. Non nascondo che anche chi scrive (chi ha seguito la diretta della gara su Formula1.it lo sa, leggi qui) non credeva affatto che potesse funzionare. Invece no. Il ritmo di Leclerc è stato competitivo per molti più giri di quel che si potesse immaginare. La Soft gli ha permesso di risalire fino a mettersi alle spalle di Sainz, ma poi forse la Ferrari, pressata dall'arrivo dell'arrembante Verstappen si è lasciata prendere dal panico.

GP Arabia Saudita 2023, Pirelli

Riepilogo strategie del GP Arabia Saudita 2023 (foto: Twitter, Pirelli)

Far rientrare Charles sarebbe stato più che logico, visto che ci trovavamo al 16° giro con le mescole C4, ma il passo era buono e richiamare Sainz, su Medie, addirittura un giro prima del compagno di box, è stato sicuramente sbagliato. Se con Leclerc la scommessa è stata vinta a metà, perché comunque si sapeva che andando su Soft il monegasco si sarebbe dovuto fermare prima della concorrenza perdendo così l'opportunità di avvantaggiarsi di un'ipotetica SC come hanno fatto tutti gli altri, con Carlos l'errore è stato più grossolano. Lui non doveva rientrare assolutamente. Facendolo si è gettato via tutto il vantaggo di partire con una mecola più dura (il passo era oltrettutto in linea con quello di Russell). 

Detto ciò, parlare di sfortuna, nel caso di Leclerc non è opportuno. Nelle precedenti edizioni del GP di Jeddah si era sempre avuta almeno una Safety Car, quindi, come hanno fatto gran parte delle squadre, in partenza si sarebbero dovute montare le mescole più dure per cercare di andare i più lunghi possibili in attesa degli eventi.

La McLaren aveva fatto una cosa intelligente partendo su mescole morbide e passando subito alle Hard nella speranza che subentrasse una Safety Car nelle prime fasi. il problema del team di Woking è la mancanza di ritmo e le strategie sono del tutto ininfluenti sul risultato finale. 

Cosa manca alla Ferrari? Oltre ai soliti deficit che ormai elenchiamo da settimane (gestione gomme in primis) c'è anche una carenza di concentrazione, magari dettata anche dalla situazione che sta attraversando il team in questo momento. Lo dimostra il fatto che se i tecnici fossero stati più attenti in fase di Safety Car, forse Charles sarebbe riuscito a prendersi la posizione su Hamilton. Purtroppo i problemi sono tanti. Sarà difficile venirne a capo di tutti nel corso di questa stagione. Pressoché impossibile. L'Aston Martin ha dimostrato oggi di poter essere la seconda forza dietro alla Red Bull. Il rischio è che a Mercedes e Ferrari non resteranno altro che le briciole.

Isola: "Degrado nullo su Medium e Hard"

A concludere il commento riservato dal direttore motorsport Pirelli, rilasciato al termine della gara: “La terza edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita ha sostanzialmente rispettato le nostre previsioni, sia dal punto di vista delle scelte strategiche sia da quello del comportamento dei pneumatici. La scelta delle Medium in partenza, effettuata dall’80% dei piloti, assicurava maggiore flessibilità in caso di neutralizzazioni. Cosa accaduta per la terza volta su tre gare qui a Jeddah. L’entrata in pista della safety-car, causata dal ritiro di Stroll, ha coinciso con la finestra per il cambio gomme e così chi fino ad allora non si era fermato ai box ne ha approfittato per passare alla Hard".

"La gara ha fornito risposte in linea con le previsioni anche in termini di differenze di tempi sul giro fra le varie mescole. La stessa cosa si può dire per quanto riguarda il degrado, praticamente nullo sulle Medium e le Hard e tutto sommato limitato sulle Soft di Leclerc, l’unico ad aver effettuato uno stint significativo su questa mescola", ha affermato Mario Isola. "Proprio l’assenza di degrado ha consentito di poter essere in grado di attaccare fino all’ultimo anche per chi aveva montato un set di Hard ancor prima della safety car. Anche la Medium ha dimostrato un’ottima costanza di rendimento. Hamilton ne è la prova: ha potuto fra l’altro sfruttare la maggior prestazione di questa mescola rispetto alle Hard per superare Sainz poco dopo la ripartenza”.


Foto: Twitter, Ferrari

Leggi anche: UFFICIALE - Alonso perde il podio di Jeddah. La FIA lo penalizza dopo le celebrazioni

Leggi anche: LIVE - GP Arabia Saudita 2023

Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio dell'Arabia Saudita 2023


Tag
saudiarabiangp | f1 | strategie | formula1 | stagione 2023 | ferrari | aston martin | red bull | mercedes | pirelli |