Come si suol dire, "non rubare a casa del ladro". Sembra proprio quello che Carlos Sainz ha voluto consigliare alla Mercedes, la quale ha provato ad utilizzare il "trucco del DRS" che lo stesso spagnolo aveva intelligentemente messo in atto sette giorni prima in quel di Singapore. A Marina Bay, infatti, il pilota della Rossa aveva deliberatamente rallentato più volte per consentire a Lando Norris l'utilizzo dell'ala mobile per difendersi dagli attacchi minacciosi di George Russell e Lewis Hamilton.
Ebbene in casa Mercedes, memori dell'episodio, sul tracciato di Suzuka hanno provato ad emulare questo trucco proprio ai danni dello spagnolo. Nella fase finale del Gran Premio, infatti, Hamilton ha volutamente ridotto la propria velocità per permettere al compagno di squadra di rimanere costantemente in zona DRS. Nonostante ciò, il team anglo-tedesco non ha ottenuto i risultati sperati, in quanto la tattica ha sì funzionato, ma solo per poche tornate.
Già durante l'azione in pista, Sainz aveva commentato la mossa della Stella a Tre Punte via radio: "Utilizzano il mio trucco contro di me! Non importa, riuscirò comunque a raggiungere Hamilton". Anche durante le consuete interviste post-gara, il nativo di Madrid ha parlato della stategia Mercedes con un velo di ilarità: "Ad essere sincero l'ho trovato piuttosto divertente. In macchina ridevo perchè vedevo Lewis (Hamilton, ndr) rallentare parecchio alla 130R per dare il DRS a George (Russell, ndr)".
Una volta resosi conto delle intenzioni della squadra capitanata da Toto Wolff, l'ex McLaren ha dovuto escogitare un altro modo per agguantare la sesta piazza: "Dovevo assicurarmi di stare vicino a George all'uscita della chicane, poi il DRS e la scia hanno fatto il resto. È stato divertente, ma il mio stesso trucco mi è quasi costato la posizione".
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