Per la Ferrari il suolo azero da possibile terra di conquista si è trasformato nell'ennesima delusione di questo 2025. Le buone - anzi ottime - premesse del venerdì hanno presto lasciato spazio a errori e incapacità della monoposto di lottare anche contro vetture che in genere dovrebbero essere più che alla portata. Non solo un a dir poco anonimo ottavo e nono posto, la Rossa ha inoltre perso la seconda posizione tra i Costruttori, subendo il sorpasso della Mercedes.
Ciò che risulta ormai chiaro è la dimensione della SF-25 per quel che concerne la competitività: a discapito dei proclami diffusi durante l'off-season, la monoposto di Maranello si è rivelata essere "neutra" e priva particolari picchi prestazionali, il che spiega molto bene il perchè la Ferrari sia l'unico top team ancora a secco di vittorie.
In un certo senso ciò giustifica anche - per certi versi - l'assenza dal podio di Lewis Hamilton, a questo punto attribuibile più alle carenze della vettura che del pilota, il quale sta comunque man mano mostrando una crescita per quel che concerne il feeling.

"Se guardo il venerdì sono convinto di avere un team vincente": queste le parole di Frederic Vasseur subito dopo la bandiera a scacchi in Azerbaijan. Sarebbe meglio far presente al Team Principal della Rossa che le gare si disuputano la domenica e che i risultati delle libere valgono quanto il titolo di campione d'inverno nel calcio. Forse è arrivato il momento di sedersi in GeS e fare quadrato con il Presidente Elkann e l'ad Vigna, cercando di chiarirsi una volta per tutte; tracciare una riga e ripartire (ancora) da zero.
A Maranello non si sta solo vanificando la possibilità di conquistare almeno un successo di tappa e gettando alle ortiche la P2 nei Costruttori - obbiettivi già di per sé mediocri se di nome fai Ferrari e che, oltretutto, ora non appaiono neppure più così probabili - ma anche il vantaggio di avere tra le proprie fila due top driver come Hamilton e Leclerc, i quali forse stanno cominciando a chiedersi (al pari di milioni di Tifosi) se davvero sarà sufficiente lo stravolgimento tecnico del 2026 per tornare a lottare là davanti.
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