Ferrari, a Baku ennesimo flop: ora le chiacchiere stanno a...zero
29/09/2025 08:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Per la Ferrari il suolo azero da possibile terra di conquista si è trasformato nell'ennesima delusione di questo 2025. Le buone - anzi ottime - premesse del venerdì hanno presto lasciato spazio a errori e incapacità della monoposto di lottare anche contro vetture che in genere dovrebbero essere più che alla portata. Non solo un a dir poco anonimo ottavo e nono posto, la Rossa ha inoltre perso la seconda posizione tra i Costruttori, subendo il sorpasso della Mercedes.

Mediocrità

Ciò che risulta ormai chiaro è la dimensione della SF-25 per quel che concerne la competitività: a discapito dei proclami diffusi durante l'off-season, la monoposto di Maranello si è rivelata essere "neutra" e priva particolari picchi prestazionali, il che spiega molto bene il perchè la Ferrari sia l'unico top team ancora a secco di vittorie.

In un certo senso ciò giustifica anche - per certi versi - l'assenza dal podio di Lewis Hamilton, a questo punto attribuibile più alle carenze della vettura che del pilota, il quale sta comunque man mano mostrando una crescita per quel che concerne il feeling.

Basta scuse, la realtà è ben diversa

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"Se guardo il venerdì sono convinto di avere un team vincente": queste le parole di Frederic Vasseur subito dopo la bandiera a scacchi in Azerbaijan. Sarebbe meglio far presente al Team Principal della Rossa che le gare si disuputano la domenica e che i risultati delle libere valgono quanto il titolo di campione d'inverno nel calcio. Forse è arrivato il momento di sedersi in GeS e fare quadrato con il Presidente Elkann e l'ad Vigna, cercando di chiarirsi una volta per tutte; tracciare una riga e ripartire (ancora) da zero.

A Maranello non si sta solo vanificando la possibilità di conquistare almeno un successo di tappa e gettando alle ortiche la P2 nei Costruttori - obbiettivi già di per sé mediocri se di nome fai Ferrari e che, oltretutto, ora non appaiono neppure più così probabili - ma anche il vantaggio di avere tra le proprie fila due top driver come Hamilton e Leclerc, i quali forse stanno cominciando a chiedersi (al pari di milioni di Tifosi) se davvero sarà sufficiente lo stravolgimento tecnico del 2026 per tornare a lottare là davanti.

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