Le prime due sessioni del GP di Las Vegas ci hanno lasciato con una classifica che non rispecchia la realtà dei fatti. Nelle FP1 la McLaren ha sofferto molto il graining sull’assale anteriore e questo non le ha permesso di ottenere dei buoni tempi in termini di giro secco. Nelle FP2 si è ripresa, con Norris capace di chiudere in testa alla classifica.
Purtroppo, a causa di due bandiere rosse determinate da un tombino, forse mal fissato, in curva-17, la seconda sessione non ha permesso a tutti i piloti di ottenere un crono su gomme Soft C5. Norris, Antonelli, Hadjar, Hülkenberg, Lawson, Albon, Stroll e Alonso hanno ottenuto il loro miglior tempo con la mescola rossa. Gli altri su Medie C4. Bortoleto su Hard.
Oltre ad averci tolto parte dello spettacolo, la doppia interruzione non ha inoltre permesso ai piloti di effettuare i consueti long run in preparazione della gara. Per cui, gli unici dati su cui possiamo fare affidamento sono quelli raccolti durante le FP1, con tracciato nettamente più sporco.
Trattandosi inoltre della prima sessione non tutti i conducenti dei top team hanno avuto la possibilità di girare con tanto carico di carburante a bordo, per cui, la nostra analisi sarà limitata alla sola Ferrari, Mercedes e Verstappen. La McLaren ha affrontato un altro programma di lavoro che però sembra aver dato i suoi frutti. Nelle FP1 ha offerto molto il graining, con i tempi mai a livello degli avversari. Nelle PL2 invece, almeno per quanto riguarda la qualifica, la situazione è sicuramente migliorata con Norris che è passato dalla prestazione anonima avuta nella prima sessione a ritrovarsi tra i favoriti del weekend.
Tra questi abbiamo sicuramente Leclerc. Primo tempo per il monegasco nelle FP1 e terzo nelle FP2, pur su gomma Media. Charles chiude la giornata con un problema tecnico, che potrebbe anche non essere così drammatico, dal momento che ci troviamo a fine stagione e tenendo in considerazione il fatto che al venerdì, le monoposto montano delle parti (componenti motore) che poi non vengono utilizzate in qualifica e gara.
Tralasciando questi fattori e concentrandoci sui tempi fatti nel long run delle FP1, il più veloce è stato Charles Leclerc su Ferrari, inseguito da vicino da George Russell su Mercedes. La casa di Stoccarda era la favorita sulla carta considerando la doppietta dello scorso anno e finora non ha affatto sfigurato. Hamilton e Antonelli sono poco più indietro, mentre Verstappen ha incontrato un po’ di difficoltà nel suo stint.
Il team principal Red Bull, Laurent Mekies, ha confermato a fine giornata, che la squadra deve migliorare la vettura più in ottica long run che in qualifica. Tuttavia, la seconda sessione, non è stata lo specchio dell’attuale situazione. Bisognerà attendere le PL3 per riuscire davvero a comprendere quelli che potranno essere gli effettivi valori che vedremo durante la gara. Considerati i progressi della McLaren nel giro secco, potremmo attenderci una MCL39 competitiva anche con tanto carburante a bordo.
La pioggia caduta tra le FP1 e le FP2 non ha influito sulla regolare attività. I piloti sono riusciti a girare sempre sulle slick. Il meteo resta però la principale incognita del weekend e a seconda di quanto dovesse piovere, considerando l’asfalto molto liscio, potrebbe risentirne pesantemente anche l’intero programma in pista.
Foto: X, Ferrari
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