GP Abu Dhabi: Verstappen autoritario domina sulle Mercedes
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Cala il sipario sulla stagione 2020 di Formula 1. Un campionato che passerà alla storia non solo per l’impatto di una pandemia mondiale ma anche per il settimo titolo di Lewis Hamilton. Sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, però, a mettere l’ultimo sigillo stagionale ci pensa Max Verstappen. Un trionfo assolutamente meritato per l’olandese che conduce la sua Red Bull alla vittoria con una gara dominata e senza particolari problemi. Bottas, infatti, non impensierisce l’avversario ma dimostra ancora una volta le sue difficoltà nei momenti decisivi. Gli copre le spalle il compagno di squadra Hamilton che lo aiuta a difendere la seconda posizione nella classifica mondiale. Chiude ancora male il suo mondiale la Ferrari: ancora una volta una strategia sbagliata costringe Vettel e Leclerc a ritrovarsi lontani dalla zona punti. Ci sarà tanto lavoro da fare in vista del 2021 con il team di Maranello che accoglierà un Sainz decisamente voglioso di fare bene.


La Gara

Il tramonto sullo sfondo è la perfetta cornice dell’ultima tappa di questo mondiale.

55 giri totali con la grande sorpresa Max Verstappen in pole position, davanti alle Mercedes di Bottas ed Hamilton. Allo spegnimento dei semafori, ottimo spunto dell’olandese che scappa via con la sua Red Bull. Al suo inseguimento c’è Bottas mentre Hamilton fa quasi da tappo sugli avversari alle spalle. Grande bagarre nel cuore del gruppo, dove Leclerc è autore di un errore importante in curva 8 dove va lungo. Il monegasco viene superato sia da Vettel che da Ricciardo.

Dopo tre giri, Verstappen si mette subito a dettare un gran passo a ritmo di giri veloci: il primo dato cronometrico importante è di 1:42:292. Nella lotta per la top ten si registrano due “battaglie fratricide”: Ocon e Ricciardo in casa Renault e Vettel – Leclerc in casa Ferrari. Tornando a ridosso della zona podio, si infiamma la lotta tra Albon e Norris per la quarta posizione. Il pilota Red Bull sembra averne di più ma il giovane su McLaren non vuole cedere.


Dopo dieci giri, appare evidente una doppia strategia diversa in casa Mercedes: Bottas molto più aggressivo all’inseguimento di Verstappen mentre Hamilton in gestione senza forzare i tempi. La prima svolta arriva proprio durante il decimo giro: si ferma Perez, vincitore nello scorso weekend. Il pilota messicano è costretto a lasciare la monoposto ai margini della pista per evidenti problemi tecnici. Una situazione che impone la virtual safety car ed i piloti ne approfittano per i primi pit stop: rientrano Red Bull, Mercedes, Mclaren mentre proseguono le Ferrari. Nel frattempo dalla virtual si passa alla safety car vera e propria per permettere lo spostamento della monoposto di Perez fuori dalla pista. Si riparte regolarmente al quattordicesimo giro con un Hamilton che lamenta problemi di bilanciamento durante un team radio.

Verstappen riprende a martellare da leader della corsa: nuovo giro veloce in 1:40:958. Le Ferrari proseguono nella loro scelta di non effettuare il pit stop: Vettel mantiene la settima posizione mentre Leclerc ha qualche problema con le gomme subendo gli attacchi di Sainz e Stroll. Al ventesimo giro, il monegasco deve cedere il passo anche a Gasly che lo passa con notevole facilità. Appare incomprensibile la scelta di strategia in casa Ferrari per il giovane pilota in rosso che, poco dopo, viene passato anche da Ocon sprofondando sempre più giù. Al 23esimo giro, arriva il tanto atteso pit stop di Leclerc che monta gomma bianca per provare la rimonta.

Tornando davanti, Verstappen prosegue nella sua gara solitaria in testa. L’olandese mantiene a distanza le Mercedes ma esprime dei dubbi sulla tenuta delle gomme sul lungo periodo. Nonostante questo, Bottas comincia a perdere terreno dal leader della corsa. Mentre Leclerc prosegue nella sua rimonta dall’ultima posizione, Vettel non cede il passo all’ottavo posto senza aver effettuato ancora il pit stop all’alba del trentesimo giro. Il tedesco, qualche giro dopo, inizia a perdere terreno con tempi decisamente più alti e rischiando di essere superato da diversi avversari.

Tra coloro che non hanno effettuato ancora pit stop, Ricciardo è assolutamente il migliore in pista. Il pilota Renault prosegue la sua gran gara al quinto posto dopo 35 giri, mentre Verstappen non si schioda dalla sua gara solitaria davanti. Si ferma Vettel al 36esimo giro: pit stop veloce con gomma gialla montata. Fa ancora meglio Ricciardo che effettua la sua prima sosta addirittura al 40esimo giro e si ritrova al settimo posto.

A meno di quindici giri dalla conclusione, Vettel e Leclerc provano la grande rimonta verso la top ten e la zona punti. Dal box Mercedes, invece, invitano Bottas a dare tutto per recuperare gli otto secondi al leader Verstappen. L’olandese, però, continua a lamentare forti vibrazioni alla sua monoposto a dieci giri dalla fine. Nonostante questo, crolla totalmente Bottas che da otto secondi di distacco passa a più di dodici. Una situazione che, inevitabilmente, comporta l’arrivo del compagno di squadra Hamilton alle sue spalle. Il campione del mondo, però, non affonda il colpo preservando il secondo posto in classifica mondiale del finlandese. Ottima prova anche di Albon che dimostra la competitività delle Red Bull e si piazza alle spalle delle due frecce nere.

Max Verstappen gestisce tranquillamente gli ultimi giri e va a vincere, meritatamente, il gran premio di Abu Dhabi. Un sigillo che certifica la grande stagione dell’olandese nonostante l’evidente gap con le Mercedes. Un ottimo segnale in vista della prossima stagione al via il 21 Marzo 2021.

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