Mercedes: fondi in pezzi per il porpoising e gap abissali. Crisi nera a Imola
22/04/2022 22:20:00 Tempo di lettura: 5 minuti

È crisi nera, quella in cui è incappata la Mercedes sin dall'inizio di questa stagione.
Una crisi figlia di scelte estreme in termini di progetto che, ad oggi, non stanno pagando e che, anzi, stanno mettendo il team campione del mondo in grossa crisi nel capire e nel far funzionare la monoposto, generando prestazioni al di sotto delle aspettative e che, a Imola, sembrano essere peggiorate oltremodo.

Di fatto, i problemi sulla W13 che il team di Toto Wolff deve fronteggiare sono molteplici e riguardano vari ambiti, dal drag elevato ad un motore non più straordinario, passando per un cattivo bilanciamento fino ad arrivare al porpoising.
E proprio il porpoising, che sembra peggiorare di gara in gara, appare ad oggi come l'ostacolo primario per i tecnici di Brackley poiché, questo fenomeno (non rilevato dalle simulazioni in galleria del vento), rende impossibile la comprensione della vettura e la conseguente possibilità di apportare correttivi per risalire la china in tempi ragionevoli.

Svolte queste premesse, risulta facile comprendere le ragioni alla base di un pessimo avvio di stagione del team della Stella d'Argento, mai così male da oltre 10 anni.
A peggiorare ulteriormente le cose però, ed è ciò che maggiormente deve far pensare i tedeschi, è che la situazione, nel complesso, invece che migliorare con il tempo, sia con sviluppi che con lavori di set-up, peggiora gara dopo gara, tanto che a Imola le due W13 sono rimaste escluse dal Q3 (accusando distacchi pesantissimi) e i problemi di saltellamento sono apparsi quanto mai gravi.

Nel corso delle FP1, George Russell, affrontando "flat-out" la curva uno dell'Enzo e Dino Ferrari di Imola, la piega prima del Tamburello (curva solamente in linea teorica, poiché viene affrontato in pieno dalla totalità delle vetture), ha danneggiato il fondo e la sospensione posteriore della sua monoposto, proprio a causa delle fortissime sollecitazioni causate dal porpoising. Per questo, stando alle parole rilasciate da Toto Wolff, i due piloti Mercedes sono stati costretti, per tutta la giornata, ad alzare il piede in quella parte di pista, al fine di evitare ulteriori danni, perdendo però tempo prezioso in termini di lap-time.

Parlando ai microfoni di Sky Sport F1 UK, il manager Austriaco ha fatto il punto della situazione, sottolineando quanto i problemi sopracitati stiano mettendo il crisi il team campione in carica.

"George -ha esordito Toto- rimbalzava così tanto che ha rotto il fondo. Non si può spingere al massimo sul rettilineo principale, siamo costretti ad alzare il piede".

Un bel rompicapo, quello dei "rimbalzi", a cui gli ingegneri non riescono a porre rimedio, che non si è attenuato neppure dopo l'introduzione dei tiranti sul fondo nei test di Barcellona.
Saltellamenti, figli di ragioni puramente aerodinamiche che, in realtà, provocano anche difficoltà di guida, oltre che fisiche, ai piloti.

"Sono allenati -ha proseguito il team principal- ma onestamente non ho mai visto una macchina rimbalzare in questo modo in vita mia. Ripeto, una macchina in queste condizioni non è guidabile."

Il CEO di Mercedes AMG, ha poi allargato lo sguardo, non limitandosi a vedere solo cio che accade in casa sua, svolgendo anche un paragone tra gli inconvenienti che affliggono la sua squadra e quelle dei rivali.

"Il problema di Ferrari è diverso dal nostro. La nostra frequenza di rimbalzo è più alta e la differenza principale con loro è che quando vanno sul freno la loro auto si stabilizza, la nostra no".

Spiegazione veritiera, ma che difficilmente giustifica il grosso gap accumulato rispetto alla Rossa. Secondo Wolff, anche la gestione delle gomme rappresenta un fattore determinante del distacco incassato con i competitor.

"Il feedback che stiamo ricevendo da Lewis e George è che c'è letteralmente zero grip. Mettere le gomme nella giusta finestra di utilizzo è fondamentale per performare correttamente. Anche qui Ferrari sembra in grado di far lavorare le gomme meglio di noi".

Infine, Toto Wolff ha messo a tacere ogni tipo di illazione sulle performance di Lewis Hamilton, da molti ritenute sottotono, anche se paragonate con quelle di Russell. Su questo aspetto, Toto ha tenuto particolarmente a sottolineare quanto il materiale fornito ai due piloti sia esattamente uguale.

Eravamo a cinque secondi dai primi, il problema è l'auto, non il pilota. Sulle due vetture ci sono solo piccole differenza nelle ali e sulle pressioni delle gomme”.

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