Prosegue lo scontro tra il sette volte campione del mondo e gli uomini della federazione. Di ieri la notizia dell'inasprimento delle norme sul dress code che i piloti dovrebbero sottostare alla guida delle loro vetture (leggi qui). I controlli riguarderebbero anche l'intimo dei piloti, con le sanzioni, in caso di trasgressione che potranno portare anche alla squalifica dall'evento.
Così, ieri, Lewis Hamilton aveva reagito alla notizia di fronte ai giornalisti: "Credo ci siano problemi più grandi da risolvere." La federazione insiste che alcuni oggetti personale potrebbero essere costruiti con un materiale non idoneo a stare all'interno di una monoposto di F1, ma il britannico risponde: "I miei sono di platino. Non sono magnetici, e non c'è mai stato un problema di sicurezza in passato. Ho eseguito molte scansioni MRI, per esempio, e credo di non doverli togliere. Non sono un problema" riporta 'RacingNews365.com'.
Hamilton potrebbe andare incontro ad una squalifica
All'ipotesi di dover essere chiamato a saltare delle gare, Hamilton ha aggiunto: "Se mi fermano, così sia. Ci sono i piloti di riserva. Siamo pronti e preparati per il fine settimana. Abbiamo molto lavoro da fare qui a Miami. Io starò bene in ogni caso".
La concessione FIA
Secondo quanto riportato nelle ultime ore da 'RacingNews365.com' il pilota non correrebbe più il rischio di dover saltare il GP di Miami. A quanto pare, la FIA avrebbe concesso un'esenzione di due gare al sette volte campione del mondo (Miami e Spagna) dandogli tempo fino al GP di Monaco (27-29 maggio) per rimuovere i gioielli fissati al proprio corpo.
Hamilton non sembra intenzionato però a cedere. Il braccio di ferro prosegue.
Foto: Twitter, Mercedes
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